La Cee: Belgrado mente

La Cee: Belgrado mente «L'elicottero abbattuto volava con il nulla-osta federale» La Cee: Belgrado mente // falco Adzic neoministro dell'Armata «Voglio la pace, benvenuti i caschi blu» ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO A qualche giorno dalla smentita ufficiale da parte del ministero della Difesa federale, anche il nuovo ministro della Difesa di Belgrado, generale Blagqje Adzic, ha negato l'esistenza di fermenti favorevoli a un colpo di Stato nelle file dell'esercito jugoslavo. Dichiarandosi a favore dell'arrivo delle forze di pace dell'Onu, il neo ministro ha assicurato che l'Armata rispetterà tutti gli accordi internazionali sottoscritti dal suo predecessore, il generale Kadijevic. Adzic ha così reagito ai commenti seguiti alla sua recente nomina. Ma molti ricordano la sua durissima «dichiarazione di guerra» alla Slovenia, trasmessa dalla televisione jugoslava, e le sue posizioni radicali nel conflitto croato dove ha ripetutamente sostenuto che i militari sarebbero andati fino in fondo. Intanto, come se «la situazione particolarmente complicata nello spazio aereo della Jugoslavia», «le inadempienze di più organi» o «la serie di circostanze sfavorevoli» potessero giustificare l'abbattimento dell'elicottero della missione della Cee nel cielo della Croazia, il ministero federale della Difesa di Belgrado ha addotto questi argomenti tra le cause principali del tragico evento. Ma, secondo i risultati dell'inchiesta condotta dagli stessi militari, anche la missione della Cee avrebbe la sua parte di colpa. I controllori di volo federali, dicono, non avevano autorizzato il volo sulla linea Kaposvar-Zagabria. La missione della Cee ha dunque sbagliato a non chiedere il permesso a Belgrado, ma soltanto a Zagabria. «Il volo sulla linea BelgradoKaposvar-Varazdin-Zagabria è stato annunciato alla torre di controllo di Belgrado alle 18,40 del 6 gennaio da parte dell'ufficio della missione Cee a Belgrado. Circa mezz'ora dopo i controllori di volo federali hanno confermato l'autorizzazione al volo» ha dichiarato a Zagabria il portavoce ufficiale degli osservatori europei, il portoghese Joao Da Silva, aggiungendo che è stata rigorosamente rispettata tutta la procedura concordata per l'annuncio del volo dell'elicottero. Un'inchiesta verrà fatta anche dalla commissione italiana del ministero della Difesa di Roma giunta sul posto. «Esistono delle norme internazionali che prevedono come reagire in caso di velivolo sconosciuto - dice il colonnello Luciano Mascetti, che dirige l'inchiesta -. Ma non mi pare che da un semplice disguido possa risultare un abbattimento». Ingrid Badurina Nova Gradiska: posto di blocco croato ai limiti della terra di nessuno ifoto reuter]

Persone citate: Adzic, Blagqje Adzic, Ingrid Badurina Nova Gradiska, Joao, Kadijevic, Luciano Mascetti