Quella volta con De Lorenzo

Quella volta con De Lorenzo ■■■■ ftjp HE WE. tS-J» B Quella volta con De Lorenzo Ecco come Giulio Andreotti, nel suo libro «Governare la crisi», ricorda l'episodio del «salotto di casa Morlino». Era il 1964, Moro stava per formare il suo secondo governo «ma Segni era inquieto poiché riteneva che il centrosinistra deteriorasse la situazione economica. Vi è qualcosa di misterioso nei colloqui al Quirinale di quei giorni che non è stato chiarito, neppure da certi appunti di Segni che sono stati fatti conoscere nel centenario della sua nascita». «Fui sorpreso, qualche anno dopo, nel venire a conoscenza che in quei mesi si era svolta una riunione in casa del senatore Morlino tra Moro, i massimi dirigenti della de, il Comandante generale dei Carabinieri (De Lorenzo) e il Capo della Polizia per valutare le preoccupazioni che angosciavano il presidente Segni. Fu strano anche se ringrazio Iddio per non esservi stato coinvolto - che non fossimo avvertiti né io né il ministro dell'Interno Taviani...».

Persone citate: De Lorenzo, Giulio Andreotti, Morlino, Moro, Segni, Taviani