Una parata di Vip alla mostra che racconta l'evoluzione dei pittori Usa

In 1400 al gran galà In 1400 al gran galà Dopo il vernissage, di corsa al Regio Come in America, appuntamento alle 18 per il vernissage della mostra al Lingotto, poi tutti a teatro, al Regio, per il gran gala con la Martha Graham Dance Company. Così Torino ha avuto l'emozione di una giornata di internazionalità con personaggi di ogni bel mondo, Italia e estero. Proprio come in America non c'era tempo per cambiarsi d'abito, appena una pausa di un'ora, quel che è bastato a Romilda Bollati di Saint Pierre, in blu longuette di Badolato con al collo tre giri di smeraldi («Sono radici, una collana firmata da Codognato padre») per offrire un relax con pane, fontina d'Aosta e culatello di Parma a qualche amico: tra questi, Attilio Codognato, Giorgio La Malfa con la moglie in un vampante tailleur rosso, l'architetto Pejrone, i conti Perrone di San Martino. Anche il Regio aveva una veste tutta speciale: quattro colonne all'ingresso «foderate» di foglie di ficus con drappeggi di tulle bianco e «vele di tulle», come i tutù della danza, sulle scale con ramoscelli e rose. Porte aperte alle 20,30, ecco la folla: 900 invitati e circa 500 paganti appassionati di danza e mondanità. Niente lungo per le signore, qualche longuette, la maggioranza in corto; smoking da contarsi sulle dita di una mano, blu, grigio e spezzati per gli uomini. Elda Tessore, la soprintendente del Regio, veleggia nel foyer in un attillato tailleur di Sanlorenzo verde speranza. Arrivano i politici (tanti, onorevoli, assessori, consiglieri), molti con signora. C'è il prosindaco di Torino Baldassarre Furnari e anche l'ex sindaco Valerio Zanone, che sfugge alla chetichella tra la folla, e l'assessore Giovanna Cattaneo Incisa (tailleur grigio, camicetta di raso azzurro, collier d'oro) che potrebbe diventare primo cittadino. Non mancano all'appuntamento Cesare Romiti, amministratore delegato della Fiat, Giorgio Garuzzo, direttore generale Fiat, Cesare Annibaldi, di¬ rettore delle relazioni esterne. Il mondo della cultura la fa da padrone con l'architetto Renzo Piano, Thomas Krens direttore del museo Guggenheim di New York, e l'architetto giapponese Ishida, abito blu e camicia azzurra a righe, la cravatta allentata rossa e blu che si aggira nel foyer a naso in su calibrando con gli occhi l'architettura. Furoreggiano i gioielli: Marida Recchi ha un girocollo di perle da favola; la figlia Gianna due pendenti di diamanti alle orecchie; Lilli Bortone una spilla di diamanti di Van Cleef & Arpels Anni Venti. E tanto oro, al collo e sugli abiti. Visoni di ogni colore. Stanno per scattare le 21, quando entra Marella Agnelli, in rosso, accompagnata da Jas Gawronski. E poco dopo si abbassano le luci. Simonetta Conti Giorgio La Malfa con la moglie e Romilda Bollati nel foyer. Sopra, Secchia con Marida Recchi

Luoghi citati: America, Aosta, Badolato, Italia, New York, Parma, Saint Pierre, Torino