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Nonna sfrattata, presto la casa Il caso della donna di 78 anni che vive in cantina con due figli e nipote Nonna sfrattata, presto la casa //prefetto al Comune: «Dovete intervenire» Un funzionario della sua segreteria dice che il prefetto Carlo Lessona è rimasto profondamente colpito dalla storia di Maria Scarni, la nonna di 78 anni costretta a vivere in una cantina con due figli e il nipote di 11 anni. E per questo, l'altra mattina ha telefonato in Comurìe, all'assessore alla Casa: «Dovete intervenire». Le vicende di questa donna, immigrata dalla Sardegna ventisette anni fa, erano state raccontate nei giorni scorsi da La Stampa. Il 20 dicembre uno sfratto, annunciato tre anni prima, era diventato esecutivo; rimasta senza casa, aveva bussato a vari uffici: «Aiutatemi». Tutti: «Ci dispiace, ci sono le feste, Natale, fine anno; torni più avanti». Così, con i figli e il nipote, nonna Maria era scesa in quel buco sotto terra, dodici metri quadrati, in via Avet 6, dietro piazza Statuto. Nella cantina tre materassi a terra, le pareti mascherate da teli, nonna Maria vive da venti giorni. L'assessore alla Casa, Domenico Mercurio, assicura che si sta cercando «una sistemazione, è solo questione di pochi giorni». Maria Scanu racconta: «Ho i mobili, i vestiti, le mie cose, i miei ricordi, chiusi nell'alloggio al terzo piano, nel quale ho vissuto 25 anni e dal quale sono stata sfrattata pochi giorni prima di Natale». Il nipote, Marco, che ha 11 anni e frequenta la prima media alla Pacinotti, sede di via Saccarelli, martedì scorso, primo giorno dopo le vacanze, non ha osato andare a scuola: «I libri e la cartella sono rimasti nell'alloggio, sigillato dopo lo sfratto; cosa mi diranno i professori?». Una sua insegnante ha bussato alla porta della cantina: «I tuoi compagni ti aspettano, anche se non hai libri e quaderni». E lui è tornato a scuola. L'assessore Mercurio dice che il suo ufficio sta affrontando anche un altro caso, pure denunciato da La Stampa, quello della famiglia anche lei sfrattata, che da quattro mesi vive su un'auto. Tre persone (c'è una ragazza di 15 anni) che hanno per casa una Renault azzurra, posteggiata sotto gli alberi di corso XI Febbraio, davanti al comando dei vigili urbani. Due storie legate al «problema casa», un problema che sta assumendo aspetti inquietanti, che, dice il Sunia (il sindacato unitario inquilini e assegnatari), «denunciano le condizioni di molti cittadini privi di tutela, spinti ai margini di questa so cietà dall'assoluta indifferenza di chi li amministra». Per An drea Parvopasso, segretario del Sunia, «la situazione è giunta ad un punto limite». Ezio Ma scanno