Bush in piena tempesta

Bush in piena tempesta L'industria considera un «fiasco» il viaggio in Giappone Bush in piena tempesta Negli Usa disoccupazione record WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ad attendere George Bush sotto la scaletta dell'Air Force One, atterrato ieri mattina alla base aerea di Andrews, c'era la notizia che il tasso di disoccupazione è aumentato nel mese di dicembre oltre ogni previsione. Il ministero del Lavoro ha infatti fornito la cifra del 7,1%, con un incremento dello 0,2% su novembre. Si prevedeva uno stabile 6,9%. Si tratta del tasso di disoccupazione più alto dal gennaio dell'86, quando fece registrare un 7,2%, mentre la cifra assoluta dei disoccupati, 8 milioni e 900 mila, è la più alta dal gennaio dell'84. Ad attendere Bush c'era anche una rassegna stampa, dalla quale emergeva come l'opinione pubblica americana abbia unanimemente considerato «un fiasco» il viaggio di 12 giorni compiuto dal presidente nel Pacifico e in Asia, con particolare riferimento all'ultima tappa in Giappone, la più importante. La valutazione nettamente negativa riguarda naturalmente i risultati economici della missione, che, a differenza del collasso del presidente al pranzo di gala, non potranno essere dimenticati per un pezzo. Non costituisce sufficiente ragione di conforto la notizia che, se nel mese di dicembre sono andati perduti nel complesso 265 mila posti di lavoro, al di fuori del settore industriale l'occupazione è aumentata di 31 mila unità. Il saldo totale resta quello che è. E soprattutto non è ragionevole prevedere che migliori fino all'estate, anche ammesso e non concesso che l'economia si riprenda. Infatti le riassunzioni seguono sempre di un discreto periodo la ripresa, perché gli imprenditori, prima di riespandere gli organici vogliono essere certi che la crescita è consolidata e costante. Sceso dalla scaletta, Bush, come aveva già fatto con i giornalisti durante il lungo volo di ritorno, ha ripetuto che il suo viaggio è stato «un successo». «Non fate errori di valutazione, i risultati si vedranno», ha detto. Il presidente degli Stati Uniti si è spinto fino a indicare delle cifre, parlando di 200 mila posti di lavoro in più come solo effetto dell'impegno giapponese ad aumentare da 9 a 19 milioni di dollari l'importazione di componenti per l'industria automobilistica. E' un pronostico che sfida anche l'evidente pessimismo dei dirigenti delle principali aziende automobilistiche che hanno viaggiato con lui. In serata, l'Associated Press diffonde un'indiscrezione: la Fed, preoccupatissima per la situazione economica, mediterebbe un ulteriore ribasso dei tassi, al di sotto la già bassissima soglia attuale del 3,5%. Paolo Passarmi

Persone citate: Andrews, Bush, George Bush

Luoghi citati: Asia, Giappone, Stati Uniti, Usa, Washington