Moda l'anno del cow-boy

Moda, l'anno del cow-boy Firenze, alle sfilate di Pitti Uomo trionfa lo stile rustico Moda, l'anno del cow-boy La nuova linea Cerniti Brothers punta sul casual anche per la vita in città Zegnapresenta maglie ampie, dai colori che richiamano l'arte astratta FIRENZE. Nella moda molte cose dimenticate ritornano. Però mai come prima. E' davvero interessante alla Fortezza da Basso toccare con mano - è il caso di dirlo per esempio da Tallia di Delfino - come la recente riscoperta del giubbotto, del maglione, in una parola dei capi base di un modo di vestire sportivo, avvenga in un'atmosfera che ha fatto tesoro della ricercatezza ormai connessa con la moda maschile. Da Tallia l'esigente disegnatore giapponese Okoshi Hitoshi propone giubbotti perfettamente reversibili, le cuciture ribattute a mano come nei capi femminili in doublé, quindi davvero due capi in uno; polo con colletto a punti calati; camicie con il botton-down segreto, cioè a linguetta sotto il colletto. Il tatto fa parte delle sensazioni di un'eleganza autunno-inverno '92-'93 che si delinea con grande precisione a Pitti Immagine Uomo. I! tessuto, selezionato in base a trattamenti e finissaggi particolari n essenziale per aggiungere raffinatezza e mano scivolosa all'aspetto sportivo di una collezione come quella di Allegri: il raso di nailon scrivente, il cotone granite, la gabardine grattata e lavata sottolineano con bei colori freddi o intensi dal cachi al giallo arancio, a certi blu marinari, nuovi tagli kimono e raglan di impermeabili d'ogni volume. Cerniti 1881 del resto lancia una nuova linea, la Cerniti Brothers (in licenza con il gruppo italiano Pepper Industries), articolata su due diversi momenti della vita dell'uomo moderno ed informale, il casual urbano per la città e casual espace per il tempo libero. La maglieria chiarisce e intensifica il sapore rustico che torna ad interessare l'uomo, forse finora troppo accarezzato da estenuati completi e squisitezze cromatiche. Tutti i punti tradizionali, spesso combinati con una agitata accumulazione, da Ermenegildo Zegna o da Rodrigo mentre al contrario Bizzarro, nell'intento di offrire una maglieria a forte contenuto stilistico, richiama l'arte astratta nel jacquard multicolore, rivisita i montgomery con la fodera scozzese, i blouson ampi con preziose impunture lungo disegni geometrici. Da un lato Malo inventa in cachemere il golf numerato da collezione nel suo perfetto equilibrio di classici e creativi dettagli e Chagall evoca il grande freddo nordico attraverso i punti della tradizione e un minuscolo jacquard stile tappeto per cardigan e gilet. Come rispondono i grandi gruppi, Zegna, Gft, Nervesa alla bilancia della moda masghile inclinata sul casual fino all'autentico stile country americano dei cappotti alla cow-boy di Marlboro Classic's? Nel grande spazio espositivo del Gruppo finanziario tessile si incontrano Valentino e Dior, Ungaro e Feraud accanto a Facis e Montana; da Zegna anche il più classico dei completi si avvale di spalle cadenti, di giacche soffici, accomunate o distinte da colori chiari, grigi beige, da blu violettati, con qualche accento vinaccia o rosa antico, che costituisce anche la tonalità più moda nelle levigatissime scarpe realizzate e lucidate ancora a mano da Sutor Mantellassi. Dalla Nervesa si punta decisamente sulla sartorialità abbinata a tessuti e colori inusuali di Yves Saint-Laurent e nella giacca vedette di Francesco Smalto a tre bottoni, tasche a pattina o applicate e lana melange a fili increspati. Lucia Sollazzo Uno dei modelli di Pitti Uomo

Luoghi citati: Firenze, Montana