LA CHIESA IL PERDONO E L'EBREO di Barbara Spinelli

LA CHIESA IL PERDONO E L'EBREO IL CASO TOUVIER LA CHIESA IL PERDONO E L'EBREO SPARIGI OTTRAENDO un criminale del regime di Vichy al giudizio degli uomini, non pochi prelati e vescovi francesi hanno creduto di fare un'opera pia, di obbedire ai precetti cristiani della misericordia e del perdono, di applicare una giustizia ispirata direttamente da Dio. «. E' così che Paul Touvier, capo della milizia nazi-fascista di Lione fra il '43 e il '44, ricercato per delitti contro l'umanità (massacro di sette ostaggi ebrei, assassinio del presidente della Lega dei diritti dell'uomo Victor Basch e di sua moglie, saccheggio di case ebraiche, distruzione della sinagoga di Lione, coordinamento di numerose deportazioni) ha trovato per ben 45 anni non solo rifiugio ma anche conforto politico e finanziario presso ampi settori della gerarchia cattolica. E' stato l'arcivescovo di Lione, cardinale Decourtray, a chiedere che una commissione di storici indagasse sulle responsabilità della Chiesa, e la decisione è stata coraggiosa: dopo due anni gli storici hanno infatti emesso, lunedì scorso, un amaro verdetto. Sì, Touvier è stato lungamente protetto, e non solo da prelati compromessi con Pétain ma anche da esponenti irreprensibili della Chiesa, che hanno agito in nome della carità, del diritto d'asilo tradizionalmente concesso dalla Chiesa, della mano tesa al peccatore. Sì, Touvier ha beneficiato della comprensione fraterna di esponenti di primo piano della Santa Sede, e in particolare del cardinale Jean Villot, segretario di Stato del Vaticano fra il '69 ed il 79, durante il pontificato di Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II. Poco importa, qui, discernere la responsabilità collettiva della Chiesa e le responsabilità solitarie dei prelati. Il rapporto degli storici ha probabilmente ragione, quando spiega che non c'è stata una strategia della protezione programmata dall'alto, e il desiderio di verità di Decourtray lo testimonia. Quel che importa sapere, per noi tutti che viviamo oggi in Europa, per noi tutti che siamo spettatori delle rovine causate Barbara Spinelli CONTINUA A PAGINA 5 PRIMA COLONNA

Persone citate: Decourtray, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo Ii, Jean Villot, Paolo Vi, Paul Touvier, Touvier, Victor Basch

Luoghi citati: Europa, Lione