ALLA RICERCA DELLA NUOVA EUROPA DOPO IL COMUNISMO L'ITALIA SI INTERROGA SULLA SECONDA REPUBBLICA

ALLA RICERCA DELLA NUOVA EUROPA DOPO IL COMUNISMO L'ITALIA SI INTERROGA SULLA SECONDA REPUBBLICA Saggi e testimonianze ALLA RICERCA DELLA NUOVA EUROPA DOPO IL COMUNISMO L'ITALIA SI INTERROGA SULLA SECONDA REPUBBLICA Il 91 è ormai alle spalle, la lunga crisi dei mesi della guerra del Golfo è solo un brutto ricordo, il Natale ha portato in libreria segnali di ripresa. Adesso, per confermare l'ottimismo, arrivano le novità 92: dopo il boom dell'umorismo, si torna alla narrativa, con esordienti italiani e molti bestsellers stranieri mentre la saggistica si affida alla storia e alla scienza. Iniziamo qui una rassegna dei principali titoli in vetrina, tra gennaio e aprile, che concluderemo con altri editori il prossimo numero. LATERZA Domande fine secolo Giorgio Napolitano, capofila migliorista del pds, s'interroga sulla Europa dopo l'89; Stefano Rodotà, che del pds è presidente, condensa in un Repertorio di fine secolo i nodi da sciogliere per garantire i diritti del cittadino in una società in cui scienza, tecnologia e industria sviluppano insieme nuove libertà e nuove manipolazioni, dall'elettronica alla genetica; Lucio Villari ripercorre le trasformazioni del Capitalismo italiano del '900 e Siro Lombardini guarda Dentro la crisi, dall'Est all'Ovest. Un vademecum per confrontare i programmi dei partiti nella prossima campagna elettorale lo offre il giornalista di Repubblica Sebastiano Messina con La grande riforma, le idee di De Mita, Craxi, Occhetto, Pasquino, Barbera, Segni, Miglio per la seconda Repubblica. La storia antica spazia da L'antico Egitto di Grimal a Uomo e ambiente nel Medioevo di Fumagalli, da Grandezza e caduta dell'impero asburgico di Alan Sked a Lo stato nazista di Norbert Frei. I giudici Thomas e le Thelma e Louise dall'antica Roma a oggi sfilano nel volume di Alain Corbin La violenza sessuale nella storia. IL MULINO Viaggi e parabole Un '92 tutto da viaggiare. Eric Leda esplora La mente del viaggiatore, dall'Odissea al turismo ai massa; Jean Francois LyuUird racconta le sue Peregrinazioni intellettuali tra Marx, Heidet'^er e postmoderno; David Frisby rincorre i Frammenti di modernità tra la Berlino di Simmel e Krakauer e la Parigi di Benjamin. Il viaggio prosegue, nelle contraddizioni della società italiana, con Aris Accornero (La parabola del sindacato, una critica dell'egualitarismo); Giovanna Zincone (Da sudditi a cittadini, con particolare riferimento alle «arretratezze» di Sud, donne e immigrati); Antonio Mutti (Il buon vicino: viviamo sempre più pressati l'uno accanto all'altro, ma quanto siamo davvero prossimi? abbiamo ancora riserve di solidarietà e altruismo?). GIUNTI L'amica di Man Ray In anteprima mondiale esce l'autobiografia di Germanie Krull, donna inquieta dalle mille passioni, grande innovatrice della fotografia contemporanea, amica di Man Ray e dei monaci tibetani. Schegge dalla storia culturale del '900; titolo La vita conduce la danza. L'America e la colonizzazione crudele del nuovo continente, attraverso i racconti di un picara italiano, immaginario, fuggito dall'Inquisizione. Tutto inventato, ma tutto terribilmente vero in Johan Padan a la descoverta de le Americhe. Testo di Dario Fo, trascrizione in italiano di Franca Rame, e appunti sulla messinscena a Udine dello spettacolo omonimo. Ad aprile una nuova collana di narrativa, dedicata anche a voci maschili, affiancherà «Astrea». MARSILIO // cinema di Renoir Jean Renoir cinema e persone nell'autobiografia La mia vita, i miei film. La crisi del comunismo, il nuovo mondo dopo la guerra del Golfo, gli equilibri nucleari, sono la materia su cui riflette Jùrgen Habermas in Dopo l'utopia. Il pensiero critico e il mondo d'oggi. Tiziano, problemi d'iconografìa raccoglie le ultime conferenze tenute alla Ri1 ghtam Foundation da Erwin Painofsky. Di Hertha Muller, scrittrice rumena di lingua tedesca, esce Viaggiando su una gamba sola, dedicato al dramma dell'espatrio. Due giovani autori italiani, quasi esordienti, sono attesi alla prova di conferma: Alessandro Tamburini con Le luci del treno e Luca Damiani con Una, fatale. Il nostro passato prossimo è ricostruito nella Storia dell'Italia repubblicana di Silvio Lanaro. EDITORI RIUNITI Le radici del marxismo Il comunismo dalla parte delle radici: Gian Mario Bravo esplora la fortuna di Marx ed Engels in Italia, alle origini del socialismo di Labriola e Turati; Albertina Vittoria ricostruisce con documenti inediti la storia dell'Istituto Gramsci negli Anni 50 e 60 e i rapporti tra Togliatti e gli in tei lettuaJi. Tornano saggi di Vidal Naquet (Il buon uso del tradimento, su Flavio Giuseppe intermediario tra ebrei e romani), di Washburn (Indiani d'America), di Gelner (Nazioni e nazionalismi). Si riscopre Alain, con un'antologia dei Propos, Sulla felicità. Vittorio Spinazzola propone una Critica della lettura, il «lavoro» di un lettore «non addetto ai lavori». MARIETTI Tra l'Est egli arabi Nella collana «Ascolta Israele!» è annunciato il Commento al discorso della montagna di Gregorio di Nissa. Da Est arrivano Conversazioni a Varsavia, colloqui di Girolamo Mangano, giornalista, con alcuni protagonisti della storia polacca, da Walesa a Geremek, da Zanussi a Kaminski. Nella narrativa, un romanzo inedito di Mario Schettini, I Napoletani (un industriale lombardo chiamato a dirigere una fabbrica nel Napoletano si scontra con un'inquietante realtà). Le sette idee di Josef Leo Seifert (un classico sulle origini della cultura slava) inaugurerà la sezione «Radici Slave». Per la «Biblioteca araba e islamica», un'opera di Adonis: Introduzione alla poetica araba. RUSCONI ._ Un raro Morovich Continua la riscoperta dello scrittore fiumano Enrico Morovich. L'editore milanese propone un suo romanzo del '37, Non era bene morire. Mario Dal Pra e Fabio Minazzi illustrano La via milanese alla filosofia, ovvero la ricostruzione dell'ambiente culturale ruotante intorno al razionalismo critico, saldatosi poi con il neoilluminismo. Giovanni Pettinato esplora l'antichissima civiltà dei Sumeri. Sergio Travaglia, già presidente di grandi multinazionali, rincuora i Maledetti italiani (ossia come proclamare le nostre virtù e ridimensionare gli stranieri).