Lo derubano Chiede aiuto sul video

Lo derubano Chiede aiuto sul video Tecnico di una tv Lo derubano Chiede aiuto sul video L'AQUILA. Una rapina «in diretta» è stata compiuta l'altra sera negli studi dell'emittente televisiva privata «Azzurra Tele Rolling» che aveva in programma un'intervista esclusiva con Maria Giuseppa Capoccitti, moglie di Michele Perruzza, il muratore di Balsorano, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della nipotina Cristina Capoccitti. Al momento della rapina, nello studio c'era solo un tecnico che è stato aggredito da due giovani armati di pistola i quali hanno poi portato via telecamere, videoregistratori e alcuni nastri. Benché legato il tecnico è riuscito a scrivere con il computer la parola «Aiuto» e a mandarla in onda. Il messaggio è stato letto da un telespettatore che poco dopo è intervenuto e ha dato l'allarme ai carabinieri. Il nastro con l'intervista non è stato asportato, ma la programmazione è stata annullata per mancanza di mezzi tecnici. L'intervista con la moglie di Perruzza era stata pubblicizzata anche con inserzioni sui quotidiani. La donna ha sempre sostenuto l'innocenza del marito. Intanto, il pretore del tribunale di Avezzano ha disposto il sequestro del numero dell'8 gennaio del settimanale «Oggi» su tutto il territorio della Marsica. Il provvedimento è in relazione ad un servizio giornalistico proprio sul delitto di Balsorano, corredato da un servizio fotografico. Il magistrato ha accolto l'istanza di sequestro presentata dai legali di Giuseppe Capoccitti, padre di Cristina, la bimba di sette anni uccisa dallo zio Michele Perruzza, poiché nel servizio viene riprodotta una foto del figlio Samuele Capoccitti, di 15 anni, con la didascalia: «Ecco il testimone chiave». In realtà, come si evince anche nell'articolo, il testimone chiave del procedimento giudiziario è il figlio di Michele Perruzza, Mauro, di 14 anni, che nel processo d'Appello che riprenderà il 14 gennaio alla Corte di Assise dell'Aquila, ha indicato il padre come responsabile dell'omicidio. Il pretore ha ritenuto la «svista» come «lesiva del diritto d'immagine» di Samuele e ha accolto, dunque, il ricorso presentato dal padre del ragazzo. lAnsa-Agi]

Persone citate: Cristina Capoccitti, Giuseppe Capoccitti, Maria Giuseppa Capoccitti, Michele Perruzza, Perruzza, Samuele Capoccitti

Luoghi citati: Aquila, Avezzano, Balsorano, L'aquila