Un residence per la fumata bianca di Marco Tosatti

Un residence per la fumata bianca Sarà restaurato l'ospizio di Santa Marta. Il cardinale Castillo: terremo lì il Conclave Un residence per la fumata bianca Troppo piccola la cappella Sistina dove si elegge il Papa Iporporati vorrebbero una sistemazione più comoda CITTA' DEL VATICANO. Niente più Cappella Sistina, per il prossimo Conclave (con tanti auguri di lunga vita a Papa Wojtyla)? L'ipotesi è stata proposta da un eminentissimo porporato, il cardinal Rosalio José Castillo Lara, presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, che ieri ha annunciato ai dipendenti la ristrutturazione dell'«Ospizio Santa Marta», una specie di foresteria all'interno delle mura leonine. Il «Santa Marta» è già utilizzato e abitato da nunzi e vescovi di passaggio a Roma, e da funzionari della Segreteria di Stato. Fra l'altro nelle «cellette» dell'albergo «sui generis» passarono vari mesi due responsabili dell'Istituto per le Opere di Religione, Mennini e De Stroebel, nel periodo in cui erano ricercati dalla giustizia italiana in relazione al caso Sindona, prima e Calvi-Ior in seguito. «Santa Marta» diventerà un vero e proprio residence, capace di 130-140 appartamentini, composti da studio, camera da letto e servizi. Il progetto, nato ai tempi di Papa Montini, e poi ripreso quando era segretario dell'Apsa (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica) l'attuale nunzio a Parigi monsignor Lorenzo Antonetti, aveva segnato il passo per carenza di fondi. Ma già da questo mese, grazie, a quanto sembra, a generose donazioni di provenienza Usa, avranno inizio i lavori. Che dureranno almeno un paio di anni, se non di più; non è cosa da poco trasformare il palazzo appoggiato alle mura, e che durante la seconda guerra mondiale ospitò la legazione britannica. Il Conclave, per gli elettori del futuro Papa, è stato finora un momento di grandi scomodità. Infatti la tradizione vuole che i porporati restino chiusi nel Palazzo Vaticano, fino alla «fumata bianca», separati dal resto del mondo. Solo il cardinale penitenziere ha diritto di ricevere o spedire lettere sigillate, mentre si trova in conclave. La sala delle elezioni è la Cappella Sistina; che è grande a sufficienza per ospitare i 120 cardinali (è il «tetto» fissato da Paolo VI) al di sotto degli ottant'anni che hanno diritto di voto. Nel 1978, per problemi di spazio, si rinunciò a porre il baldacchino d'onore sopra le poltrone dei principi della Chiesa. Ma a parte questa modifica, la cappella affrescata da Michelangelo si dimostrò all'altezza della situazione, e probabilmente lo sarebbe anche in un conclave futuro. I guai veri sono altrove, e in questo senso la ristrutturazione di «Santa Marta» potrebbe rivelarsi un colpo da maestro. Infatti per ospitare gli elettori, il palazzo Apostolico, normalmente sede di uffici, viene trasformato in una «foresteria» temporanea, con tutti i problemi connessi alla forzata coabitazione, ventiquattro ore su ventiquattro, di un ingente numero di persone, in gran parte anziane. I servizi «istituzionali» sono pochi (uno ogni dieci cardinali circa, dicono). E sia pure con il rispetto dovuto a principi della Chiesa, non mancano aneddoti che hanno per protagonisti secchi, catini e sofferenze igieniche da reclusi. Non è un caso, affermano le usuali malelingue, che le ultime due elezioni si siano risolte in pochi giorni (due, nel caso del cardinal Wojtyla). Oltre allo Spirito Santo, forse anche le scomodità di alloggio hanno avuto un ruolo nel chiarire le idee dei porporati. Che non vedono l'ora, dopo il Conclave, di tornare a casa, come più o meno scherzosamente ammettono tutti. Ma «Santa Marta» potrebbe rendere meno duro, da un punto di vista logistico, il compito tremendo di affidare a un uomo la responsabilità di essere Papa. E già si sta profilando un'ipotesi «mista»: usare il residence per l'alloggio, e la Sistina per le votazioni, chiudendo - come succede quando vi cammina il Papa - il breve tratto dei giardini vaticani che collega l'uno all'altra. Marco Tosatti «Saranno allestiti 140 appartamenti con studio, servizi e camera da letto» I porporati erano ospitati negli uffici vaticani: un bagno ogni 10 persone Un'immagine dell'ultimo Conclave I cardinali pregano nella Sistina prima di accingersi al voto

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Parigi, Roma