LA CAPORETTO DELLA GIUSTIZIA di Roberto Martinelli
LA CAPORETTO DELLA GIUSTIZIA VANNO GIUDIZIARIO LA CAPORETTO DELLA GIUSTIZIA LA giustizia italiana presenta al Paese un altro bilancio fortemente in rosso. Il crimine organizzato è sempre più aggressivo, il nuovo processo penale è troppo garantista e non funziona, la delinquenza minorile è in aumento, l'immigrazione clandestina come fonte di microdelinquenza non è stata arginata, i reati fiscali e tributari non vengono perseguiti, i tribunali civili sono alla paralisi e non possono più assicurare una regolare trattazione delle cause. Nell'illustrare il quadro desolante di un'Istituzione allo sfascio, il procuratore generale della Corte Suprema Vittorio Sgroi ha chiesto scusa alla platea per dover ripetere ancora una volta un «repertorio di cose già viste e sentite». Raramente, in passato, il più alto rappresentante della pubblica accusa aveva usato però toni tanto sfiduciati e così carichi di pessimismo. Scettica la sua vautazione anche sulle riforme passate e future, destinate - ha detto - a formare un groviglio sempre più inestricabile e impenetrabile. L'apertura del nuovo anno giudiziario non chiude purtroppo le polemiche, i contrasti, gli scontri, gli insulti tra i vertici istituzionali che hanno profondamente turbato l'amministrazione della giustizia durante il 1991 • Tra qualche giorno, tutte le dispute torneranno ad infiammare gli animi ma nessuno si preoccuperà più di tanto del disastro che sta minando dalle fondamenta lo Stato di diritto. Alla gente importa poco sapere a chi spetti la nomina di un magistrato, o se il Consiglio Superiore faccia o non faccia politica discutendo di un argomento anziché di un altro. Ovvero, se debba essere la Dia o la super procura nazionale a neutralizzare mafia e camorra. L'uomo della strada chiede che la giustizia funzioni, pretende di essere tutelato nei suoi diritti e nelle sue libertà fondamentali, non tollera di vedere da un lato scarcera re criminali già condannati e, dall'altro, di dover attendere anni e anni una sentenza in ma tcria di lavoro. Ed è invece quello che accade con sempre mag giore frequenza. Dove ricercare colpe e re Roberto Martinelli CONTINUA A PAG. TI PRIMA COLONNA
Persone citate: Vittorio Sgroi
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