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Quell'infanzia con sigla Gech Fra i disegni di Giuseppe Chiorino Quell'infanzia con sigla Gech Ripercorrere il mondo dell'infanzia dei nostri padri o, magari, dei nonni, attraverso disegni, editi e inediti, volumi di racconti, testimonianze della radio agli albori o del cinema muto: il tutto firmato da un eclettico personaggio piemontese. Ha riaperto i battenti il 7 gennaio, dopo la pausa natalizia, la mostra dedicata a «Giuseppe Eugenio Chiorino, in arte Gech» (da non confondersi con «Gec», pseudonimo del vignettista Enrico Gianeri), organizzata, nel cinquantenario della morte, dalla Fondazione Alberto Colonnetti, nei locali di largo Re Umberto 102 bis. Vario il materiale esposto, che ricostruisce i tratti di una personalità polivalente. In un itinerario a ritroso nella Torino e nell'Italia di inizio secolo, si comincia con alcune fra le primissime testimonianze dell'Art Nouveau «all'italiana»: donne morbidamente drappeggiate, in puro stile liberty, che Chiorino realizzò per riviste come «L'Illustrazione Italiana», «La Domenica del Corriere» e la madritena «Bianco y Negro». Ma il momento clou della mostra (aperta martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, lunedì e giovedì dalle 15 alle 18), nonché dell'attività dell'artista biellese, riguarda proprio la produzione dedicata ai bambini: dalle tavole illustrate per «La Domenica dei Fanciulli» e per «Il Corriere dei Piccoli», ai racconti d'avventura, ai volumi di novelle e di giochi. Unico comune denominatore: la vena umoristica, prevalente sia nell'uso della penna che in quello della matita. «Un umorismo ancora attuale, tanto che i bambini in visita alla mostra si divertono e ridono molto», spiega Pompeo Vagliane direttore della Fondazione che, dal 1967, promuove attività culturali dedicate ai giovanissimi. Per i visitatori della mostra (che proseguirà sino al 31 gennaio, ingresso libero) è disponibile il volume «L'Italia ignorata percorsa da un ignorante», miscellanea chioriniana, pubblicata recentemente dalla Fondazione Colonnetti in collaborazione con l'editrice Eda. Silvia Francia «Citrullini» disegnato da Gech