Juventus attaccanti svegliatevi di Franco Badolato

Juventus, attaccanti svegliatevi Juventus, attaccanti svegliatevi Sobillaci: ora Casiraghi deve darmi una mano TORINO. Dieci gol in più - tutti quelli segnati da Van Basten per due punti di vantaggio in classifica. A ben vedere, ed evitando di rimarcare che Milan e Juventus sarebbero alla pari senza l'autorete di Carrera giunta a tempo scaduto nello scontro diretto, la differenza tra la squadra rossonera e quella bianconera è tutta lì. Quasi due gol a partita (28 in 15 giornate il Milan) contro poco più di una rete per match (18 su 15 per la Juve) non hanno allargato la forbice tra le compagini leader del campionato. Semmai, ed è stato sottolineato di recente anche da Trapattoni, alla Juve sono mancati alcuni gol degli attaccanti, gol che comunque, lo dimostrano le cifre del Milan, non avrebbero cambiato la posizione in classifica della Juve, ma probabilmente avrebbero alzato il morale di qualche giocatore e avrebbero evitato qualche po- lemica attorno alla squadra. Van Basten capocannoniere ha realizzato da solo quanto Casiraghi (5), Baggio (3) e Schillaci (2) insieme. L'attuale cannoniere juventino è a secco dall'I la giornata, Totò ha realizzato l'ultima rete con la Roma alla 12a, Baggio s'è scoperto goleador decisivo con il Parma dopo aver segnato prima solo su rigore. Problemi di continuità che non ha invece avuto il Milan, in rete anche con Gullit (5 volte) e Massaro (4). Pier Luigi Casiraghi e Totò Schillaci devono svegliarsi un po', tornare a segnare, magari insieme, aiutandosi di più. Dice il primo: «Una partita non fa testo per dire che noi punte siamo in crisi. Il Milan segna a grappoli, è l'unica differenza evidente. Ma io sono più contento di come stiamo procedendo quest'anno che non l'anno scorso. La politica dei piccoli passi ci ha tenuti comunque alle spalle del Milan, mentre nella scorsa stagione magari vincevamo per due domeniche di goleada e poi non trovavamo più la strada della vittoria». L'ariete juventino, sempre in gol di testa, però non riesce più neppure a farsi valere sulle palle alte, spesso perché - come contro il Parma - scarsi sono i rifornimenti di tale tipo. Casiraghi afferma: «Ci sono incontri nei quali si arriva a crossare dal fondo facilmente, i difensori del Parma sono stati bravi a impedircelo bloccandoci sulle fasce. Così le uniche occasioni da gol sono venute su palloni bassi a pochi metri dal portiere. Tre o quattro miei compagni hanno centrato la porta senza fortuna, 10 neanche quella, credo, ma sono sereno, non mi sento in crisi». Da quando si è sposato, Casiraghi sembra più tranquillo: «Infatti, si vive meglio in due sostiene Gigi -. Ma il merito non è solo della vita famigliare. E' anche di Trapattoni, un allenatore che sa infondere in tutti 11 suo credo, invitandoci a non mollare mai». «Sarebbe infatti fatale - crede Casiraghi - dare segni di cedimento in questa fase della stagione. Per questo non è il caso di fare tabelle di avvicinamento al match diretto con il Milan. Domenica abbiamo due incontri simili, loro e noi. Magari capiterà alla Juve di segnare al primo minuto a Cagliari e tutto sarà facile, come lo è statto per i rossoneri contro il Napoli. L'importante è non perdere terreno dal Milan, andrebbe bene arrivare allo scontro del 9 febbraio anche a -2. Resterebbero poi altre 15 partite per giocarsi 10 scudetto. Teniamo conto che l'attuale differenza tra Milan e Juve non è soltanto nel numero di gol segnati. Loro giocano da tanto tempo insieme e sanno compiere meno errori di noi. Dobbiamo colmare ancora questo handicap». Schillaci offre una sua versione delle cose: «Se siamo al secondo posto in classifica, dietro al Milan di soli due punti, un po' di merito ce l'hanno anche gli attaccanti della Juve. Contro il Parma ho sbagliato molto, ma venivo da un mese di sosta e non stavo bene per la bronchite. Adesso mi sento un leone. Per me, forse, è più facile che per Casiraghi entrare in partita. Le mie caratteristiche, 11 mio ruolo, mi portano a muovermi di più, ad avere un maggior numero di palle-gol giocabili. Casiraghi è più legato agli schemi, deve aspettare in area. Possiamo migliorare se lui saprà smarcarmi approfittando della sua potenza nel gioco aereo e se io saprò creargli spazi con il mio movimento». E' quello che si augura Trapattoni. Dopo aver applaudito il Baggio che sognava, il tecnico bianconero spera che a Cagliari, domenica, Casiraghi e Schillaci sappiano ritrovare la strada del gol. Vincere sull'isola, contro una squadra che viene dalla sconfitta di Bari e ha bisogno di punti (solo due vittorie in casa), non sarà facile. Ma il duello con il Milan non permette alcun tipo di rilassamento. Franco Badolato

Luoghi citati: Bari, Cagliari, Torino