Churchill ai generali «Sbarcate in Portogallo»

Churchill ai generali «Sbarcate in Portogallo» Giudicò l'operazione in Normandia troppo rischiosa Churchill ai generali «Sbarcate in Portogallo» Anche il vulcanico Churchill, simbolo della resistenza britannica al nazismo, all'ultimo momento fu assalito dai dubbi, angosciato dall'incubo di un'inutile spaventosa strage: e il leggendario sbarco in Normandia ha rischiato di saltare o essere sostituito da un'operazione a migliaia di chilometri di distanza, in Portogallo. Lo scenario dell'offensiva generale degli alleati contro le truppe del Terzo Reich avrebbe potuto essere tutto divèrso, se i generali inglesi e americani avessero dato retta a Winston Churchill. La rivelazione è contenuta in un nuovo programma che la Bbc si appresta a trasmettere in quattro puntate, realizzato dal biografo ufficiale di Churchill, Martin Gilbert. Lo storico ha avuto accesso a materiale inedito d'archivio specialmente negli Stati Uniti e ha intervistato numerosi testimoni che lavorarono con il primo ministro in quei mesi cruciali. Ne è emerso un ritratto non convenzionale. Questo «nuovo» Churchill farà discutere: proprio a cominciare dall'insospettabile timor panico che l'aveva colto fra l'inverno del '43 e la primavera del '44, quando erano già pronti i piani dello sbarco in Normandia. Lo statista britannico aveva ancora ben viva nella memoria la tragedia di Gallipoli, il disastroso sbarco del corpo di spedizione inglese che all'inizio del '15 aveva cercato di forzare i Dardanelli per poi attaccare Costantinopoli e schiantare la resistenza turcogermanica. Di quella operazione lui, allora alla guida dell'Ammiragliato, fu strenuo sostenitore in mezzo allo scetticismo e alla opposizione degli alti gradi dell'esercito. E lui solo portò sulle spalle l'infamia della sconfitta e del sacrificio di migliaia di giovani inglesi. Churchill, ossessionato da quell'incubo, ordinò al feldmaresciallo Alan Francis di elaborare LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE in tutta fretta un piano alternativo di sbarco nel neutrale Portogallo. Di là le forze anglo-americane, attraverso la Spagna, avrebbero dovuto valicare i Pirenei e iniziare da Sud l'invasione della Francia petainista. «Per una notte intera - ha ricordato in tv il generale sir David Fraser che all'epoca era ufficiale di collegamento del feldmaresciallo Francis - i capi militari discussero il piano. Al mattino si presentarono dal primo ministro e gli notificarono la loro ferma opposizione allo sbarco in Portogallo». Churchill si piegò senza fiatare, ben contento di essere coperto questa volta dal parere dei militari. E il «D-day» in Normandia entrò nella storia. Non è questa l'unica rivela¬ Churchill e, sotto, un'immagine dello sbarco alleato in Normandia. Lo statista inglese era spaventato dal ricordo della sconfitta a Gallipoli durante la prima guerra mondiale