Tra Lombardia e Piemonte guerra dei piccioni di Franco Marchiaro

Tra Lombardia e Piemonte guerra dei piccioni Accuse anche da Vignale, ma l'assessore di Palazzo Marino: lo abbiamo fatto una volta sola Tra Lombardia e Piemonte guerra dei piccioni // sindaco di Novi Ligure: Milano li cattura e li libera da noi ALESSANDRIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il sindaco di Novi Ligure, Mario Angeli, e il parroco di Vignale Monferrato, don Pier Luigi Acuto, non hanno dubbi: le amministrazioni comunali di alcuni grossi centri della Lombardia «liberano» nelle campagne alessandrine migliaia di piccioni. Della migrazione forzata di piccioni dalle grandi città lombarde alle campagne, d'altra parte, si parla da tempo. Con proteste, ed anche interventi di associazioni ambientalistiche e per la protezione degli animali. Difficile trovare conferme ufficiali, anche perché malgrado siano decine le segnalazioni di persone, in particolare agricoltori, che avrebbero notato camion liberare migliaia di piccioni, nessuno annota i numeri di targa. L'assessore comunale all'Ecologia di Milano, Massimo Ferlini, esclude che questo av¬ venga oggi, almeno a Milano. Ammette però di avere avuto conferma che un esperimento è stato tentato qualche anno fa, tra l'81 e l'82. «Il Comune - dice Ferlini - era deciso ad eliminare parte dei due milioni e mezzo di piccioni che invadono la città. Venne anche stabilito di caricarne un certo quantitativo su un camion, per scaricarli poi nelle campagne. Mi risulta ci sia stato un solo trasporto, poi chi allora aveva la responsabilità dell'assessorato ha rinunciato, anche per le proteste di varie associazioni». A Milano, quindi, respingono le accuse degli alessandrini. La Lombardia, però, è grande, ci sono altre città con problemi identici a quelli dell'assessore Ferlini. Qualcuno potrebbe aver pensato alla migrazione forzata. «Sono anni che ci scaraventano adosso i loro piccioni - dice il sindaco di Novi Ligure, Mario Angeli -. Abbiamo intrapreso una campagna di sterilizzazione che ci costa milioni: noi diamo la "pillola" e i colombi continuano ad aumentare di numero». Tutto perché, il sindaco ne è certo, arrivano dalle città della Lombardia camion carichi di piccioni. «L'ultima segnalazione - dice Angeli - è stata di un agricoltore che sul raccordo tra Boscomarengo e l'autostrada Milano-Genova ha notato un auto¬ carro fermarsi e scaricare migliaia di colombi». Era targato Milano? L'agricoltore dice di sì, ma non ha però preso il numero di targa. Da Novi a Vignale Monferrato, il «paese della danza», e la protesta si ripete. Questa volta a tuonare contro la migrazione di piccioni è il parroco. «So da un parrocchiano - dice don Pier Luigi Acuto - che un camion si è fermato alla periferia del paese, quindi ha alzato il telone e ha scaricato i volatili». Ma pure stavolta la targa resta fantasma. «Anche avessimo il numero faremmo un buco nell'acqua dice l'assessore novese all'Ecologia, Giuseppe Ponta -, lo Stato vieta la cattura dei piccioni e il loro rilascio, ma chi viene sorpreso, abbia uno o mille capi, se la cava con una sanzione amministrativa di 50 mila lire. Non è certo un deterrente». Franco Marchiaro Il sindaco di Novi, Mario Angeli

Persone citate: Ferlini, Giuseppe Ponta, Mario Angeli, Massimo Ferlini, Pier Luigi Acuto