Direttori «tuttofare» a Panorama di Francesco Cevasco
Direttori «tuttofare» a Panorama Andrea Monti e i suoi quattro vice faranno uscire il giornale nonostante lo sciopero Direttori «tuttofare» a Panorama Il sindacato: è scandaloso, blocchiamo l'editrice L'azienda: noi dobbiamo garantire il lavoro MILANO. I giornalisti scioperano. Il direttore e i suoi quattro vice lavorano. I giornalisti vogliono che il prossimo numero del settimanale Panorama non sia in edicola il prossimo 13 gennaio e se ne sono andati a casa. Andrea Monti, Carlo Rossella (suo «vicario»), Maria Luisa Agnese, Pasquale Chessa, Luciano Santilli vogliono che il giornale sia regolarmente in vendita e si fermano in redazione a tagliare articoli troppo lunghi e allungare didascalie troppo corte. L'azienda Mondadori è d'accordo con loro. O loro sono d'accordo con l'azienda. La sostanza non cambia. La redazione sciopera per il suo contratto «integrativo» (quello che si aggiunge al contratto nazionale). La direzione lavora. Clamoroso? A sentire il sindacato dei giornalisti «sì» : «Una provocazione». A sentire l'azienda «no»: «Normali questioni sindacali». A sentire i direttori: niente, non parlano, lavorano. Denuncia il comitato di redazione (il sindacato) della Mon- dadori: la decisione dei direttori «è stata presa sotto pressione dei vertici della casa editrice» di cui Silvio Berlusconi è il maggior azionista. Cronaca, secondo il sindacato: vogliono «far uscire il giornale a qualsiasi costo e con qualsiasi livello di qualità nonostante lo sciopero della redazione. Sciopero che rientrava nel pacchetto deciso dall'assemblea dei giornalisti delle 20 testate del gruppo nell'ambito della vertenza per il rinnovo del patto integrativo». Commento, sempre secondo la base: «L'iniziativa antisindacale della direzione di Panorama e dell'azienda mette a nudo qual è la vera concezione dei rapporti con giornalisti di un gruppo multimediale, sempre più protagonista dell'industria dell'informazione con la sua presenza nella carta stampata e con i nuovi telegiornali delle reti Fininvest». Cronaca e commento, ufficioso e su richiesta, dal portavoce della Mondadori editore: «Sono normali lotte sindacali. Accanto al diritto di sciopero, c'è il dirit- to dell'azienda e della direzione di difendere la presenza della testata in edicola, anche per salvaguardare il posto di lavoro del personale non giornalistico». I direttori lavorano e non parlano, i giornalisti non lavorano e protestano: «Rispondiamo a questa provocazione e chiediamo all'Associazione lombarda e alla Federazione nazionale della stampa (il sindacato) di adottare sanzioni nei confronti dell'intera direzione di Panorama per comportamento antisindacale». Sul fronte aziendale si commenta ricordando che qualcosa del genere - lavorare durante uno sciopero - lo fece Claudio Rinaldi, il predecessore di Monti alla direzione di Panorama, sei anni fa. E la giustizia (dello Stato italiano, non quella dei giornalisti) lo assolse da ogni accusa. Dalla trincea dei giornalisti parte un altro petardo: «Lunedì 13 gennaio sciopero di tutti i giornalisti delle 20 testate della Arnoldo Mondadori Editore». Seguirà conferenza stampa, dei giornalisti. Questo sì che è diverso dal solito. Francesco Cevasco Andrea Monti direttore del settimanale «Panorama»
Persone citate: Andrea Monti, Arnoldo Mondadori, Carlo Rossella, Claudio Rinaldi, Luciano Santilli, Maria Luisa Agnese, Pasquale Chessa, Silvio Berlusconi
Luoghi citati: Milano
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