LA GARA ECOLOGICA di 1. M.

LA GARA ECOLOGICA LA GARA ECOLOGICA ALLEGRI, gente. Questa volta c'è da essere orgogliosi di chi ci amministra e governa. Assistiamo a una gara perfino affannosa nella salvaguardia della nostra salute. Abbiamo un inverno troppo sereno, non c'è neve o pioggia che spazzino lo smog? I Comuni, adeguandosi a una ordinanza ministeriale, si attaccano al sistema delle targhe alterne, imponendo costosi ma sacrosanti sacrifici ai cittadini. Ogni discrezionalità e parzialità dovrebbe essere bandita grazie agli apparecchi che segnalano l'avanzata dei gas. Dura lex sed lex. E invece, no. Il Consiglio dei ministri ha deciso ieri di sospendere ogni misura restrittiva in materia. D'ora in poi saranno le Regioni a occuparsi del problema, prepa¬ rando dei piani che rendano «più precisa e omogenea» la rilevazione degli indici di inquinamento. Cosa vuol dire? Che le mitiche centraline devono essere sostituite da marche più affidabili? Che devono essere posizionate in modo uniforme, elevando o spianando il terreno secondo la conformazione geografica delle città interessate? Che i ministri Ruffolo e Conte, responsabili dell'ambiente e delle aree urbane, non capiscono un tubo? Qualcuno insinuerà che si tratta di una scelta bassamente demagogica in vista delle elezioni; che il varo dei famosi piani andrà alle calende greche, e arrivederci al prossimo inverno. Noi nutriamo fiducia, con la salute non si scherza e, in alto, c'è chi ci vuol bene. [1. m.]

Persone citate: Ruffolo