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Redditi '90, il più «ricco» è Goglio Regione, le dichiarazioni dei 60 consiglieri e dei 92 amministratori di enti collegati Redditi '90, il più «ricco» è Goglio Farassino lo scavalca con le entrate della moglie Il psdi Giuseppe Goglio, industriale, è il più «ricco» tra i 60 consiglieri e assessori regionali: nel '90 ha dichiarato un reddito di 209 milioni. Il più «povero» è il verde Mario Miglio, laureando in architettura, con 21 milioni. Le cifre sono pubblicate sul supplemento al Bollettino ufficiale della Regione. Allegati alle dichiarazioni dei redditi dei consiglieri ci sono anche quelle di 92 amministratori di enti collegati: a battere tutti ò il commercialista Ugo Grassi, presidente dell'Apt Valli di Lanzo, con 455 milioni. A Palazzo Lascaris, dopo Goglio, le prime posizioni sono monopolizzate dai professionisti: gli avvocati Carlo Federico Grosso, pds, con 204 milioni e il de Luigi Squillano (182 milioni), ex-sindaco di Biella. Il capogruppo de, Rolando Picchioni (172 milioni), precede di poco lo chansonnier e leader della Lega Nord Gipo Farassino: 169 milioni e una rombante Maserati (i consiglieri devono anche denunciare eventuali proprietà e l'auto è tra queste). Se hanno acconsentito, sul Bollettino compaiono anche i redditi del coniuge. Con la moglie, Farassino supera Goglio e signora. Solo al sesto posto si «classifica» il presidente della Giunta Gian Paolo Brizio, de (121 milioni e mezzo), mentre la sua «collega» Carla Spagnuolo, psi, presidente del Consiglio, naviga a metà classifica con circa 70 milioni. Appena altri 6 consiglieri denunciano oltre 100 milioni: il monregalese Ferruccio Dardanello, de, e la pds Mercedes Bresso (114 milioni entrambi); il commercialista e capogruppo pri Franco Ferrara (113) che tradisce la sua passione juventina dichiarando di possedere un pacchetto di azioni bianconere; il de Enrico Nerviani (103) che è il più «ricco» assessore seguito dal pli Giuseppe Fulcheri e dal psi Nereo Croso con 100 milioni. Il medico e unico rappresentante di dp, Pier Giorgio Maggiorotti, ha dichiarato 93 milioni; un milione in meno Renato Montabone, vicepresidente de del Consiglio. L'ex-presidente della Giunta, Vittorio Beltrami, de, si assesta sugli 87 milioni; 86 la docente Anna Segre dei verdi. L'ex-sindaco de di Alba, Tomaso Zanoletti, denuncia 82 milioni; 77 i capigruppo del pds e del psi Antonio Monticelli e Angelo Rossa; 72 milioni la vicepresidente della Giunta, Bianca Vetrino, pri, l'assessore al Bilancio, Pier Luigi Gallarmi, psdi, e il capogruppo di Rifondazione Pino Chiezzi. Settanta milioni denuncia l'alessandrino Ugo Cavaliere, de; 66 l'assessore de all'assistenza Emilia Bergoglio; 65 Renzo Rabellino della Lega e 64 il commercialista missino Marco Zacchera. Il potente assessore all'Agricoltura, Emilio Lombardi, de, si assesta sui 63 milioni come il «collega» responsabile dell'Ambiente, il psi Marcello Garino. L'assessore de Cerchio, quello socialista Panella, il capogruppo pli e avvocato Sergio Marchini, il de Francesco Porcellana dichiarano tutti 62 milioni e rotti. Tra 50 e 60 milioni ci sono i pds Andrea Foco, Luigi Rivalta e Al¬ berto Buzio e l'assessore allo Sport, il psi Daniele Cantore. L'avvocato e capogruppo msi, Gaetano Majorino, denuncia 49 milioni; 47 l'assessore de Mario Carletto, l'unico a dichiarare la proprietà di una barchetta e pure lui, grazie a un pacchetto di azioni, si confessa granata. Da 43 a 40 milioni ci sono Alfredo Penasso, de; Eugenio Maccari, psi, l'assessore più «povero»; il leghista Roberto Vaglio, il verde Igor Stagliano che si è appena dimesso; il socialista Giancarlo Tappare; il de Pier Giorgio Peano; i pds Luciano Marengo e Silvana Dameri, il verde Massimo Marino. Con meno di 40 milioni ci sono i pds Marco Bosio e Germano Calligaro e il psi Francesco Fiumara (39 milioni); Anna Sartoris di Piemont (38); Lido Riba, pds, Paolo Ferraris e Giampiero Leo della de (36); l'antiproibizionista Enzo Cucco (33); Ettore Coppo, pds, Margherita Gissara dei pensionati (29) e Silvana Bortolin, pds (27). Beppe Minello