la Delta gonfia i muscoli per Montecarlo di Cristiano Chiavegato

La Delta gonfia i muscoli per Montecarlo RALLY Presentato il Martini Racing che dal 23 gennaio disputerà il Mondiale con le vetture Lancia La Delta gonfia i muscoli per Montecarlo Kankkunen e Auriol: possiamo ancora puntare alla vittoria ST.-PAUL-PE-VENCE DAL NOSTRO INVIATO La Lancia, ufficialmente, non c'è più. Ma è rimasta un'ombra minacciosa: a vederla si direbbe una strana creatura, gonfia, muscolosa, terribile. Pronta a rifilare un altro ko agli avversari. Sarà l'arma di un nuovo team italiano nel Mondiale rally che si aprirà il 23 gennaio con il classico «Montecarlo». Inutile nascondere che si tratta del Martini Racing e che il «mostro» in questione è un'auto che si chiama Lancia Delta Hf integrale. Potrebbe sembrare un gioco di parole, ma in effetti non lo è, anche se sono necessarie alcune spiegazioni. Dopo il ritiro della Casa italiana dalle competizioni, il testimone è passato a una squadra mista: da una parte lo sponsor di sempre nel ruolo di gestore, dall'altra un team affiatato e già ricco di esperienza, il Jolly Club, in quello di esecutore. E in mezzo l'ultima evoluzione della berlinetta che ha vinto cinque titoli mondiali consecutivi che - secondo quanto ha detto Giorgio Pianta, neoresponsabile delle attività sportive del gruppo Fiat sarà ancora aggiornata, come negli anni passati, nel corso della stagione dagli uomini dell'Abarth in corso Marche a Torino. La nuova scuderia, nella quale Claudio Bortoletto è il direttore sportivo, si avvarrà nel 1992 di quattro piloti: il campione del mondo Juha Kankkunen, il francese Didier Auriol, i giovani Andrea Aghini e l'altro transalpino Philippe Bugalski. Programma di 10 gare per i primi due, 6 per Bugalski, 5 per Aghini. In più al Safari, oltre a Kankkunen, verranno impiegati due specialisti, il veterano Waldegaard e l'argentino Recalde. Ninni Russo sarà il coordinatore fra il Martini Racing e la Lancia che continuerà comunque a impiegare in gara alcuni dei suoi uomini, tecnici e meccanici. In tutto saranno una cinquantina gli elementi utilizzati nelle prove mondiali. «Gli obiettivi? - hanno rispo¬ sto all'unisono Kankkunen e Auriol -. Vincere il più possibile. Abbiamo provato l'Hf e siamo rimasti entusiasti. Non ci aspettavamo che si potesse ancora migliorare una vettura che veniva considerata quasi imbattibile. E' più agile da guidare, quindi anche più facile da portare al limite. Siamo ottimisti, anche se bisognerà vedere cosa hanno fatto i nostri rivali». Insomma questa Deltona (così è stata definita la vettura che è più larga e imponente del modello precedente) potrebbe continuare a fare paura. Appuntamento a Montecarlo per il primo esame sul campo. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Montecarlo, Torino