Tra Baggio e la Signora adesso è scoppiato l'amore di Angelo Caroli

Tra Baggio e la Signora adesso è scoppiato l'amore Ieri Boniperti è andato a Orbassano per ringraziare la squadra dopo l'importante successo ottenuto con il Parma Tra Baggio e la Signora adesso è scoppiato l'amore «Ci tengo alla maglia, i tifosi devono aiutarci a vincere e sto male se fischiano» TORINO. In questi giorni alla Juventus non ci si annoia mai, non è come assistere ad una puntata di Fantastico. Ieri pomeriggio ad Orbassano sono successe tante cose: innanzitutto, si è presentato l'amministratore delegato Giampiero Boniperti (non era mai capitato prima, almeno in veste ufficiale) e ha parlato della vittoria ottenuta sul Parma quasi fosse un regalo speciale offertogli dalla squadra. Trapattoni, allegro e sorridente, ha parcheggiato la vettura lasciando che la radio, a tutto volume, diffondesse le note di un concerto di Mozart mentre un esponente della redazione delle emittenti Finivest gli regalava una scatola di After Eight (cioccolato e menta) per «addolcirgli la giornata» dopo tante polemiche. Un spiritoso gesto di pace. Infine è entrato in scena Baggio. Pur restando dietro il consueto separò fatto di timidezze e di riserbo, Roberto ha fatto trasparire concetti importanti, soprattutto che tra lui e la Juventus è scoppiato l'amore. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, Boniperti. E' piombato ad Orbassano alle 14,15. Si è intrattenuto mezz'ora circa negli spogliatoi, dopodiché si è fermato a scambiare due opinioni con i giornalisti: «Domenica scorsa Baggio ha segnato un gol bellissimo - ha dichiarato l'amministratore delegato della Juventus - e nel calcio sono questi i dettagli che contano. Ho ringraziato i ragazzi, tutti, per il successo importante e difficile ottenuto contro il Parma. Spero che continuino a percorrere questa '.tradd. Non ho nulla da dichiarare sui commenti che hanno definito la Juventus una squadra fortunata. Le polemiche non mi interessano, noi non ci abbassiamo a tali cose, io bado ai risultati. Piut¬ tosto, ritengo fortunato il triestino che ha vinto i cinque miliardi di premio alla lotteria dell'Epifania». Infine, Roberto Baggio. Il suo gol al Parma è stato definito «pesante». Ma dopo la prodezza decisiva non si è notato, in apparenza, un sostanziale cambiamento di umore nel fantasi- sta bianconero. Non ha battutto ciglio, un'originale contestazione ai fischi, una presa di posizione fuori dagli schemi. E questo ha fatto subito notizia. Ebbene Baggio, talvolta ermetico e talaltra evasivo a causa di una introversione naturale, non sempre è venuto fuori allo scoperto con chiarezza. Ieri ci è riuscito. Quando gli è stato fatto osservare che il pubblico paga e ha diritto a fischiare, ha risposto con semplicità: «Per vincere è necessario l'impegno di tutti, quello del pubblico compreso. Se sei in grado di offrire il 50 per cento, dai appena il 30 quando ti manca quell'appoggio importantissimo». La disapprovazione del pubblico, comunque, non è che un esasperato atto d'amore. Baggio accetta il concetto, però aggiunge che «se devi rincorrere il successo e ti senti piovere addosso fischi non sempre riesci a capire il perché. Qualcuno mi ha definito arrogante? Ognuno può pensare ciò che vuole. Anch'io dico quello che penso, e se sono arrogante allora teniamoci i fischi». Rovesciamo la medaglia e troviamo Baggio, finalmente coinvolto fino in fondo se affronta certi temi specifici con atteggiamenti significativi o quantomeno sintomatici: domenica sembrava una statua di ghiaccio invece che sprigionare scintille dopo aver battuto Taffarel. Ieri è stato protagonista di una mozione di affetti nei confronti della tifoseria. Questo è amore... «Ma certo, perciò mi arrabbio quando tale affetto mi manca ed è segno che alla maglia bianconera ci tengo, altrimenti non affronterei certi discorsi. E poi non confondiamo la sensibilità con la freddezza. E' chiaro che quando devo battere un calcio di rigore devo essere freddo». Gol e vittoria rappresentano la sostanza del calcio, ma sono ingredienti che non sempre vanno a braccetto. Domenica, però... «Ho raggiunto il massimo, perché il gol, lo dico da una vita, mi restituisce entusiasmo e perché nella circostanza è servito a sbloccare una partita molto delicata». Da domenica pomeriggio non si fa che parlare di Baggio... E' il miracolo di una rete decisiva oppure un riconoscimento al merito? «Spero l'una e l'altra cosa, anche se capisco che i gol fanno rumore, ne parlano tutti. E io accetto il gioco, è parte del calcio». Angelo Caroli A lato, Giampiero Boniperti; l'amministratore delegato non ha polemizzato con la Fininvest: «A me interessano i risultati» Qui a fianco, Roberto Baggio: il fantasista bianconero si giudica un uomo sensibile che ha bisogno di gol e tifo per trovare entusiasmo

Luoghi citati: Orbassano, Torino