Due negazioni negano, eccome di Oreste Del Buono

Due negazioni negano, eccome RISPONDE O.d. B. Due negazioni negano, eccome La rubrica «Lettere al giornale» del 23/12/91 a grandi lettere è stata intestata: «Un'altra prova che studiare non serve a nulla». Probabilmente questa asserzione è vera, se l'insegnamento è errato e superficiale. Si vogliono introdurre le lingue straniere già nelle elementari, mentre sopprimendo il latino nelle medie si incorre in gravi errori grammaticali, proprio come quello riportato nel titolo. Studiando il latino si apprendeva che due negazioni valgono un'affermazione, pertanto: «Non serve a nulla», corrisponde a: «Serve a qualche cosa»... G. Gaito, Moncalieri AHIMÈ', gentile signor Gaido, l'italiano non è sempre rispettoso del latino. E non sempre la divergenza è errore. «Nel latino classico la doppia negazione corrispondeva ad una affermazione, contrariamente a quanto avviene spesso in italiano: infatti nano est significa "non ce nessuno"; mentre nano non est vale "nessuno manca", "ci sono tutti". Tuttavia nel latino volgare si tendeva a rafforzare una negazione con un'altra negazione: di qui l'origine della doppia negazione in italiano: il maestro non diede i libri a nessuno...». (Maurizio Dardano e Pietro Trifone, La lingua italiana, Zanichelli, 1985). «Si può dire come dicono i lombardi: "io so niente, io conosco nessuno"? Non è ben detto, occorre un "non" davanti al verbo che però non ha Due nenegecco gazioni ano, me valore di negazione: "io non so niente"...». (Alfredo Panzini, Grammatica italiana, seconda edizione con aggiunte, 1933, ristampata da Sellerio, 1982). «"Questo libro non vale niente"; "Non m'importa niente di lei"; "Non conta nulla"; "Non vale nulla"; "Non mi piace per nulla"». (Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, //dizionario della lingua italiana. Le Monnicr, 1990). «(Il "non") non è pleonastico, anzi appare indispensabile, in frasi con doppia negazione: "fino al punto di non capirci più niente"; "A me non importa niente di tutto ciò"; "Non è per niente vero"; "Non ho visto né sentito nulla"». (Angelo Gianni e Luciano Satta, con la collaborazione per gli etimi di Tristano Bolelli, Dizionario italiano ragionato; G. D'Anna - Sintesi, 1988). <• "La femina non vale niente se di lei ne viene come di luccio passetto" da il Novellino; "Tutte le circostanze si poteano pure interamente domare col non far nulla" da Delprincipe e delle lettere di Vittorio Alfieri; «"Trovare una parola che non dice nulla in cui ci si acquieta!" da Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello» (Elena Spagnol, // libro delle citazioni, A. Vallardi, 1983). Oreste del Buono

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