Qualcuno ha visto gli assassini

Qualcuno ha visto gli assassini Aveva raccolto accuse contro 12 mafiosi, un ritardo impedì di arrestarli Qualcuno ha visto gli assassini Svolta nelle indagini sulla morte del maresciallo LAMEZIA TERME. Un testimone che, se non ha visto l'agguato, può dare notizie sui killer del maresciallo Salvatore Aversa e della moglie. Una pista che porta anche al racket delle estorsioni. Sono queste le ultime novità. Intanto i fasci di fiori, lasciati lungo il marciapiede di via dei Campioni, sul luogo dove i coniugi Aversa, sabato sera, sono stati assassinati, sono ancora lì. Anzi aumentano con il passare dei giorni. Quasi a voler dire che la città non intende dimenticare. Come ha dimostrato ieri sera, con la grande fiaccolata, organizzata dai sindacati confederali. Una manifestazione che ha visto una alta partecipazione, con circa 20 mila persone. Intanto, a pochi metri dal corteo che ha segnato il momento finale della giornata di lutto cittadino proclamato dai commissari che, dopo lo scioglimento del Consiglio, reggono le sorti del Comune, al commissariato di polizia il lavo- ro non si interrompe. Sugli eventuali progressi che l'indagine sta registrando gli investigatori non dicono nulla. Nelle ultime ore comunque ha preso sempre più corpo la possibilità che gli inquirenti siano 'riusciti a trovare quell'aiuto che, già nelle ore immediatamente successive al delitto, hanno chiesto. Forse non si tratta proprio di un testimone. Più proba¬ bilmente è una persona che se non proprio ha assistito all'agguato, forse ha visto qualcosa, magari i due assassini in fuga. Poi gli occhi si sono puntati sull'ultima attività di Aversa. Inchieste su un traffico di droga (in uno degli ultimi sequr-stri è stato trovato un codice d'affiliazione alla 'ndrangheta); sul racket delle estorsioni. Inoltre partecipazione a un'indagine che aveva portato in carcere sette persone ritenute far parte di un «gruppo di fuoco» di una cosca che aveva ucciso due elementi del clan dei Pagliuso. Ma i sette, che pure erano risultati positivi al «guanto di paraffina» furono scarcerati, il 23 dicembre, per decorrenza di termini perché il gip aveva negato alla procura un proroga dei termini di carcerazione. Sempre nell'ambito della criminalità calabrese, dopo un'altra indagine cui aveva partecipato Aversa, era stata chiesto di arrestare 12 persone in odor di mafia: ma il giudice per le indagini preliminari non aveva accettato la richiesta della Procura. Questa aveva fatto ricorso al tribunale della libertà di Catanzaro e aveva avuto ragione, cosa confermata anche dalla Cassazione. Ma la decisione di quest'ultima non è ancora stata notificata e non si è potuto procedere agli arresti. I vertici degli investigatori si stanno susseguendo a ritmi frenetici. Alcuni di questi vertici sono presieduti dal procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Pileggi. E qui si innesta una considerazione sulla neonata superprocura che, nel suo braccio operativo locale (quella distrettuale di Catanzaro), non è ancora entrata in funzione sul duplice agguato. La legge istitutiva delle «superprocure» fa capire che l'avocazione scatta nel momento in cui un episodio appaia chiaramente in relazione ai campi di sua esclusiva compe¬ tenza, come appunto i fatti di mafia o quelli legati ai grandi traffici di droga. La mancata entrata in campo della Procura distrettuale di Catanzaro ancora può non significare nulla o quanto meno stare a significare che non è stata compiuta una valutazione delle informative che gli investigatori hanno detto di aver già trasmesso poche ore dopo l'agguato. Però suona un pc' strano che, quando il capo della polizia domenica mattina parli già di «crimine terroristico di matrice mafiosa», della vicenda continui ad interessarsi la Procura di Lamezia e non già quella di Catanzaro. Arturo De Felice, dirigente del commissariato lametino, smentisce intanto che uno o entrambi gli assassini siano stati identificati, predicando prudenza anche sulla voce, che corre incontrollata, di killer venuti da fuori Calabria.. Diego Minuti Il sottufficiale della Polizia Salvatore Aversa. Ieri gli abitanti di Lamezia hanno voluto ricordarlo con una imponente manifestazione

Persone citate: Arturo De Felice, Diego Minuti, Pagliuso, Pileggi, Salvatore Aversa

Luoghi citati: Aversa, Calabria, Catanzaro, Lamezia Terme