A quando una tassa sui sospiri?

A quando una tassa sui sospiri? ando assa spiri? la creazione di una bella commissione di studio. Rifletta: in questa fine e in questo inizio d'anno, a coincidere sono state, forse, la sola emergenza nebbia e la sola emergenza traffico delle vacanze? Abbiamo avuto anche l'emergenza dell'Etna in Sicilia, l'emergenza della criminalità in Calabria, l'emergenza della sanità a Roma, l'emergenza della crisi del Comune di Milano e di quello di Torino, l'emergenza dell' j scontento del nostra amato presidente Cossiga che vuole at* elerare l'estinzione dell'attuale kepubblica per instaurarne una più bella ancor, persino l'emergenza di prestare, noi indebitatissimi, non so quanti miliardi al Vietnam perché si rimetta dal contraccolpo della cessazione dell'aiuto economico della fu Urss, Csi e Cno. La lista potrebbe esser più fitta, ovviamente, se non fossi obbligato in un dato spazio. Un coacervo insuperabile di emergenze, comunque. L'emergenza, insomma, siamo noi italiani. Chi lo ha chiaro è, indubbiamente, il ministro Formica che, infatti, ha cominciato briosamente il 1992, annunciando l'immissione nel redditometro, per aumentare le nostre tasse, degli scatti del telefono. A quando i sospiri? A quando i respiri? Oreste del Buono E' capitato di leggere (e di ascoltare e di vedere, naturalmente, perché la tv non rimane mai indietro alla stampa, ma la surclassa in allarmismo) cose apocalittiche sulla coincidenza tra nebbia e traffico delle vacanze. E' il tono di sorpresa che mi ha scandalizzato per vari motivi: I ) si sa tutti che di questa stagione c'è sempre nebbia nella Pianura Padana; 2) è pure da tempo noto che ci sono troppe automobili in giro; 3) che gli italiani non siano campioni di educazione stradale è pure stranoto. Allora perché fingere di essere sorpresi? Nanni B. Sassi, Milano G UNTILE signor Sassi, comprendo la sua reazione. Non so che età abbia lei, ma sarà senz'altro più giovane di me. Mi capita spesso di ricordare, orinai, il mio ultimo colloquio con Giuseppe Maratta. Il grande, tragico umorista di L'oro di Napoli e di A Milano non fa freddo, a un certo punto mi disse con grave dolcezza: «Non conosco nessuno più vecchio di me». Comunque, prima o poi, anche lei raggiungerà la certezza che gli italiani procedono da un'emergenza all'altra. E magari rispettassero una qualche distribuzione, una qualche alternanza delle emergenze. La tendenza è di accumularne più d'una alla volta, in modo che risulti che la soluzione definitiva non è difficile, ma pressoché impossibile. Le emergenze sono troppe per cercar di risolverle davvero, per andare oltre al- A quuna sui so A quando una tassa sui sospiri?

Persone citate: Cossiga, Formica, Giuseppe Maratta, Oreste Del Buono