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Dieci miliardi per gli anziani Moncalieri, l'investimento consentirà di creare posti letto e minialloggi Dieci miliardi per gli anziani La ristrutturazione del Denina e di Palazzo Vitrotti Nel corso dell'anno via ai lavori nell'ex istituto Latour «Che cosa si è fatto a Moncalieri per gli anziani? Pochissimo, ma vogliamo recuperare il tempo perduto». L'assessore ai Servizi sociali, Domenico Giacotto, sottolinea l'impegno dell'amministrazione: «La promessa è concreta, già tradotta in delibere». Ancora Giacotto: «Non si poteva davvero andare avanti così. Garantisco che entro fine '92 avremo due nuove case di riposo e un centro incontri nei locali dell'ex scuola materna Montessori». Sono infatti già stati consegnati i 300 milioni necessari per completare la ristrutturazione del «Denina» e sono pronti i 700 per ricavare 12 minialloggi in palazzo Vitrotti, vicino alla stazione ferroviaria. Sempre nel '92 s'inizieranno i lavori nell'ex istituto «Latour» di strada Revigliasco: 9 miliardi per 120 posti letto, 60 per non autosufficienti e un moderno centro diurno. Investimenti indispensabili a fronte di una popolazione che invecchia. Il numero di residenti è sceso da 61.248 a 60.437 in due anni, ma è in aumento quello degli ultrasessantenni: 10.400 nell'89 (mille in più rispetto all'87), oltre 11.000 nel '91, con sei compleanni di centenari e tre di ultracentenari. A Moncalieri tremila anziani vivono soli, 83 hanno bisogno di assistenza domiciliare continua, un'ottantina sono stati ricovera¬ ti fuori città. Il Comune ha stanziato 200 milioni in contributi. E i sussidi di accompagnamento? Rispondono all'Usi 32: «Le richieste sono centinaia. Purtroppo siamo in ritardo, dovendo ancora esaurire quelle dell'89». Nell'unica casa di riposo, il «Denina», ci sono tre posti liberi, per autosufficienti. Chi provvede agli altri? Un caso per tutti. Teresa Ghersi, 94 anni, abitava a Moncalieri, ma da novembre è «segregata» a Santo Stefano Belbo. «A casa - ricorda piangendo ricevevo molte visite, ma qui non viene quasi più nessuno. Meglio morire che vivere nell'abbandono». E minaccia di non mangiare più. [m. ac] E' già stato approvato il progetto esecutivo dell'ex istituto Latour