L'Oscar ai titoli di Stato

L'Oscar ai titoli di Stato L'Oscar ai titoli di Stato Comprare a breve o lungo termine? ROMA. Bot o Cct? Btp e Bto? A breve o lunga scadenza? Milioni di famiglie stanno facendo i conti e cercano di rispondere a questi interrogativi. E non è facile. Certo chi vuole muoversi con massima prudenza, aspettando di vedere cosa succederà dopo le elezioni in Italia e che cosa avverrà sul fronte dei tassi, ha poche strade: investire in titoli a breve scadenza (come i Bot a tre mesi, che nell'ultima asta di dicembre sono stati assegnati con un rendimento composto annuo superiore al 12%; sei punti in più dell'inflazione ) o chiedere alla propria banca di fare una operazione di pronti contro termine, anche qui a breve scadenza. Si evitano così brutte sorprese sui tassi, sapendo che quasi certamente, come prevede anche la Bnl, nel 1992 i risparmiatori italiani guadagneranno di meno dagli investimenti in titoli di Stato. I primi segni di cedimento hanno già cominciato a manife¬ starsi e il nuovo anno infatti dovrebbe portare ima riduzione, seppure contenuta in alcune decine di centesimi, nei tassi di interesse sui titoli che guidano l'intera struttura dei saggi bancari, i Bot annuali ed i Btp quinquennali. Secondo la Bnl, infatti, i valori medi dei tassi sui Bot annuali scenderanno dal 12,3 all'I 1,9% mentre il rendimento dei Btp a 5 anni passerà dal 13,3 al 12,6%. La riduzione dei rendimenti «guida» si ripercuoterà sull'intero sistema. Scenderanno perciò, sia pure di poche decine di centesimi, anche i tassi interbancari (quelli a tre mesi, secondo le previsioni, passeranno dal 12,2 all'I 1,7%) e, conseguentemente, i tassi attivi (quelli cioè sui prestiti) che dopo una iniziale risalita al 14% nei primi due mesi del '92, dovrebbe scendere al 13,50 per la fine dell'anno. Va anche aggiunto che la prevista discesa dei tassi di interesse, tuttavia, è subordinata all'attesa riduzione dell'inflazione, nonché ad una stabilità del cambio della lira nei confronti del marco, che dovrebbe attestarsi attorno alle 756 lire. Secondo la Bnl, inoltre, la discesa dei tassi di interesse nel nostro Paese si accompagnerà ad una leggera diminuzione dei tassi tedeschi a breve termine, che dovrebbero scendere dal 9,4 all'8,6% e ad un aumento delle emissioni di titoli di debito pubblico da parte del Tesoro che dovrebbe essere contenuto in 3 mila miliardi, passando dagli 826 mila miliardi del '91 agli 829 mila stimati per il '92. Una pioggia di titoli che comunque, anche nel '91, hanno avuto ancora l'Oscar. Nessun strumento in Europa, infatti, riesce a regalare 1' 11% in meno di due anni, come è il caso di molti Btp, o il 12% a cedola variabile nel giro di cinque anni, come garantiscono invece numerosi Cct. [r. e. s.l

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