Assassino ucciso in diretta ora l'America è sotto choc

Assassino ucciso in diretta ora l'America è sotto choc La tv che trasmetteva le immagini aveva sospeso il programma, centinaia di telefonate: «Riprendete» Assassino ucciso in diretta ora l'America è sotto choc LOS ANGELES NOSTRO SERVIZIO La caccia all'uomo ha avuto inizio ai piedi delle montagne della Sierra Nevada. E' proseguita attraverso 4 freeway, le strade di Hollywood, del centro di Los Angeles e del porto di Long Beach. E si è conclusa 4 ore e 450 chilometri dopo in una rampa dell'autostrada 405 sotto gli occhi di centinaia di migliaia di spettatori. La polizia della contea di Los Angeles e gli agenti della California Highway Patrol avevano «vinto» un'altra volta. E Darren Michael Stroh giaceva crivellato da 7 colpi di pistola a bordo della Golf decapottabile rubata e con un braccio a penzoloni fuori dalla portiera. Ma non era il finale di uno dei tanti film che hanno fatto dell'inseguimento in macchina uno dei temi classici di Hollywood. La caccia al signor Stroh è accaduta per davvero venerdì, tra le 11 e le 14,45. E le telecamere montate a bordo degli elicotteri di due stazioni tv hanno mandato in diretta le immagini della fase finale dell'inseguimento. E ora, Jeff Wald, il direttore della stazione di Los Angeles Kcop, ha un po' di ripensamenti: «Credevo che, prima o poi, Stroh si sarebbe arreso. Se avessi saputo che sarebbe finita così non avrei trasmesso le immagini così crude in diretta. Non ci vedo alcun valore positivo». E perché, non era preve- dibile? «Prevedibile no, possibile sì. E infatti abbiamo avvertito più volte gli spettatori che erano immagini dal vivo e che c'era una possibilità che la storia si chiudesse in tragedia». Non è la prima volta che i telespettatori assistono alla morte in diretta. Nel 1987 il tesoriere dello Stato della Pennsylvania si sparò un colpo in bocca nel corso di una conferenza stampa. Ma se le immagini sono crude e un po' surreali, se l'effetto è sconvolgente, il pubblico non sembra averne mai abbastanza. Venerdì, quando Kcop ha deciso dopo i primi minuti di riprese che l'inseguimento non era poi così avvincente e che si poteva tornare alla normale programmazione, la stazione ha ricevuto centinaia di telefonate di spettatori arrabbiati. Ed è tornata al¬ l'inseguimento per coglierne la sua ultima mezz'ora. Ma lasciamo Los Angeles e andiamo a Los Banos, paesino 350 chilometri a Nord. Darren Stroh ha lasciato l'Oregon ed è diretto a San Diego, dove vive il fratello Robert. 22 anni, elettricista, due anni fa viene congedato dalla US Navy per avere venduto metamfetamina. Ha anche problemi di alcolismo. Ma è incensurato, e non ha precedenti. Era depresso perché non trovava lavoro e alle 5 di mattina di venerdì chiama il fratello per comunicargli che sta pei raggiungerlo. «Voglio ricomii:iare daccapo» gli dice. A Los Banos, Stroh fa benzina e riparte con a bordo un autostoppista. Ma 12 miglia dopo la sua Toyota va in panne. Ed ecco che David Scott Baker, un ventiseienne che stava andando a Los Angeles, si ferma per aiutare. Baker fa di tutto. Prima con i cavi, poi tira fuori altri attrezzi. Ma la macchina non riparte e Stroh a quel punto apre il baule, tira fuori un fucile e lo uccide. Sale sulla sua macchina, offre un passaggio all'autostoppista terrorizzato (che declina) e continua da solo il suo viaggio. 80 chilometri dopo un incidente ha creato un ingorgo ed è qui che Stroh s'impossessa della Golf che ha una targa che ha un suono ironico: «Krul FA8», si legge. Sta per «cruel faith», destino crudele. La polizia è avvertita e inizia la caccia. Stroh è armato, gli agenti non sparano: pensano che s'arrenderà. Invece l'inseguimento va avanti per ore, fino alla scena finale. La Golf è senza benzina e si ferma. Con un megafono i poliziotti chiedono all'assassino di arrendersi. Niente. Ci sarebbe anzi un movimento sospetto e Stroh viene freddato da due poliziotti. In diretta. Per le agenzie di polizia della California, Stroh rimarrà un altro spostato che ha ucciso una persona e che alla fine ha pagato per il suo crimine. Un dato statistico. Ma il caso ha riaperto il dibattito sul ruolo dei media e sull'effetto delle immagini in diretta. Ed è polemica. Lorenzo Sona Inseguimento lungo le strade di Hollywood e Long Beach. Gli agenti l'avevano bloccato ma temevano che reagisse Le quattro sequenze del dramma Sopra: via all'inseguimento A fianco: gli agenti speronano il killer Terzo momento (sotto) l'agente spara nell'auto del fuggitivo e infine (a fianco) il corpo senza vita