Blitz dello polizia al summit di camorra

Blitz dello polizia al summit di camorra Cento agenti in azione nel Casertano, il nipote del boss era rinchiuso in una villa fortificata Blitz dello polizia al summit di camorra II vertice del clan lavine preparava nuove azioni, sei in cella NAPOLI. Li hanno sorpresi mentre preparavano nuovi piani di conquista, rinchiusi nel villino trasformato in un bunker: porte e finestre blindate, un muro di cinta alto oltre quattro metri a proteggerli. Il summit camorristico è stato interrotto dalla polizia che ieri a San Cipriano d'Aversa, nel Casertano, ha arrestato sei persone, vertici e gregari di un clan che si sta facendo strada a colpi di lupara. E nella rete è finito anche Mario Iovine, 33 anni: ha lo stesso nome dello zio e dal boss, assassinato un anno fa in Portogallo, ha ereditato il ruolo di numero uno nella cosca. Ma gli inquirenti non trascurano un'altra parentela che scotta. Un fratello di Iovine, Vitantonio, ex assessore comunale ai Lavori pubblici, siede attualmente nel Consiglio co¬ munale dopo un folgorante esordio nelle liste della democrazia cristiana. Alle scorse elezioni amministrative ha raccolto infatti una valanga di voti: oltre duemila preferenze in un paese di 13 mila abitanti e di cui per anni è stato sindaco psi Ernesto Bardellino, fratello del superlatitante Antonio. Qui, nel «triangolo di morte» compreso tra San Cipriano, Casapesenna e Casal di Principe in questi ultimi due centri i consigli comunali sono stati sciolti per collusioni tra amministratori e crimine - lo scontro tra bande ha provocato nel '91 43 omicidi. E qui, in quel che fu il feudo di Bardellino, scomparso due anni fa in Sud America, il blitz ha «decapitato» il clan degli eredi del boss sparito. L'operazione ha chiuso con successo la prima inchiesta gestita in Campania dalla superprocura napoletana, il pool di giudici cui spetta coordinare le indagini sulla camorra. Della nuova procura distrettuale antimafia fa parte infatti il pubblico ministero Maurizio Fumo, che ha dato il via all'intervento della squadra mobile di Caserta. Le scene del blitz: un centinaio di agenti ha circondato il palazzo della famiglia Iovine, fortificato e inaccessibile, dotato di un sistema televisivo a circuito chiuso per controllare continuamente gli ingressi. Quando i poliziotti sono riusciti a violare la villa, tre affiliati all'organizzazione stavano ormai per prendere il volo. Gli agenti li hanno bloccati nel giardino, mentre si arrampicavano su di una scala di legno per scavalcare il muro che circonda l'edificio. In manette subito dopo sono finiti Mario De Lucia, 23 anni; Andrea Garofalo, di 24 e Vincenzo Della Corte, 37 anni. I primi due appartengono alle ultime leve del clan (sono incensurati e ufficialmente proprietari di macellerie); il terzo era invece latitante per un'accusa di associazione camorristica, dopo essere fuggito dagli arresti domiciliari. I tre sono riusciti a disfarsi in tempo delle armi, ma gli investigatori hanno trovato tra i cespugli due caricatori per pistole calibro 9. Dentro, nel salotto, la polizia ha sorpreso poi Mario Iovine e due suoi luogotenenti, Egidio Coppola, 24 anni e Mario Maisto, di 25, con una sfilza di precedenti penali alle spalle. Mariella Cirillo

Luoghi citati: Campania, Casal Di Principe, Casapesenna, Caserta, Napoli, Portogallo, San Cipriano, San Cipriano D'aversa, Sud America