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Ucciso il maresciallo anti-cosche Due banditi hanno fatto fuoco mentre la coppia faceva gli acquisti per la Befana Ucciso il maresciallo anti-cosche Agguato a Lamezia, assassinata anche la moglie CATANZARO. Delitto della malavita calabrese contro un poliziotto. Un paio di sicari hanno assassinato ieri sera a Lamezia Terme un sottufficiale di pohzia e la moglie, dopo aver teso loro un agguato in una strada buia presso la stazione. Le vittime sono Salvatore Aversa, 59 anni, sovrintendente capo ai commissariato di Lamezia, e la moglie Lucia Precenzano, 55 anni. I killer hanno atteso che i due scendessero dall'auto, poi hanno scaricato le loro pistole. Sul luogo dell'agguato sono stati trovati 15 bossoli calibro 9x21. Due bossoli sono stati trovati dentro l'abitacolo dell'auto (una Peugeot 205), particolare che fa ritenere che gli assassini abbiano inferto il colpo di grazia all'investigatore. La moglie è stata trovata accanto allo sportello, ancora chiuso, del sedile del passeggero dell'automobile. L omicidio, avvenuto verso le 19, non avrebbe avuto testimoni. I due erano andati a fare ac¬ quisti nei negozi di via XX Settembre di Lamezia Terme, avvicinandosi la festività della Befana, per fare regali a figli e nipoti. I killer hanno colpito l'uomo alle spalle, mentre la signora Precenzano è stata centrata al petto. Il delitto è stato segnalato da ignoti al «113». Salvatore Aversa aveva 3 figli, 2 maschi e una femmina. Solo uno dei maschi è sposato ed è impiegato in un istituto bancario a Lamezia Terme. Di recente il poliziotto era diventato nonno. Salvatore Aversa era originario di Castrolibero, in provincia di Cosenza, ed era in servizio da oltre vent'anni a Lamezia Terme. Conosceva bene l'ambiente della malavita e forse una sua attività investigativa lo ha portato alla morte. Fra l'altro c'è da ricordare che recentemente il Consiglio comunale di Lamezia Terme era stato sciolto perché presentava fenomeni di infiltrazione mafiosa. Diego Mimiti A PAGINA 10