Operazione da 200 miliardi
Operazione da 200 miliardi Operazione da 200 miliardi Dopo due secoli passa di mano il «tesoro» di Santa Vittoria TORINO. Esiste dal 1757, cioè da quando Carlo, Stefano e Giovanni Cinzano, discepoli dell'Università dei confettieri e degli acquavitai di Torino, iniziarono a far conoscere i loro infusi preparati con erbe aromatiche, insomma quelli che più tardi sarebbero stati battezzati «vermouth». Oggi, più di due secoli dopo, la Cinzano è uno dei marchi più famosi del mondo; la sua consacrazione è avvenuta in tutte le sedi più canoniche dai romanzi di spionaggio (Hubert Bonisseur de la Bath, in arte Oss 117, uno dei più famosi agenti segreti della letteratura d'azione, beveva, situazione permettendo, Cinzano bianco, dolce e gelato) al cinema. Il debutto della «patria» della Cinzano sul set avvenne nel 1969 con il film «Il segreto di Santa Vittoria», naturalmente la Santa Vittoria era quella d'Alba, il piccolo Comune che annovera una frazione sorta proprio attorno agli stabilimenti dell'azienda e si chiama proprio Cinzano. La pellicola vantava un cast di livello: regista Stanley Kramer, protagonista maschile Anthony Quinn e due attrici della levatura di Anna Magnani e Virna Lisi. La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale: i tedeschi vogliono farsi dire dov'è nascosta una favolosa riserva di un milione^ di bottiglie. Ma il tesoro è ben custodito dal sindaco, in apparenza un mite, che riesce a sventare le minacce dei nazisti e conservare la più grande ricchezza del paese. Inutile dire che la cassaforte del tesoro erano le cantine della Cinzano. Per essere più vicini alla realtà delle cose bisogna ricordare che un momento di grande importanza per la Cinzano fu la decisione (era il 1939) della famiglia Agnelli di rilevare il 50% della società di vini e vermouth, che manterrà, attraverso l'Ifi, fino al 1984, anno in cui cede la metà del pacchetto alla Idv. Alla morte del conte Alberto Marone Cinzano, avvenuta in un incidente automobilistico nel 1989, la famiglia dei fondatori è rimasta rappresentata nella proprietà dell'azienda da Cristina Camerana e dai figli Noemi, Franceso ed Enrico. [v. cor.] Un manifesto pubblicitario datato. 1920. Il conte Enrico Marone Cinzano quando si festeggiò il bicentenario dell'azienda
Luoghi citati: Santa Vittoria, Torino
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