Fuoco sui banditi nel salone di bellezza
Fuoco sui banditi nel salone di bellezza Tragico epilogo di una rapina a Palermo, due malviventi armati di pistole-giocattolo Fuoco sui banditi nel salone di bellezza // capo della Mobile spara: un morto e un ferito PALERMO. La rapina in un centro di estetica è finita in tragedia: un bandito è morto, l'altro è in fin di vita e anche un cliente è rimasto ferito. A far fuoco, è stato il dirigente della squadra mobile di Palermo, Arnaldo La Barbera, che si trovava nel salone di bellezza. Non ha dato tempo ai rapinatori di rispondere: li ha colpiti con la sua 357 Magnum. Ma non avrebbero mai potuto farlo: i due rapinatori, infatti, erano armati di pistole giocattolo. Negli attimi di tensione, però il capo della mobile - che era in accappatoio - non se n'è accorto e ha fatto fuoco. Girolamo Fascine, 36 anni, raggiunto da tre proiettili al petto, è morto poco dopo il ricovero in ospedale, il complice, Giovanni Pumo, 35 anni, è moribondo. I due, pregiudicati, hanno suonato alla porta dei salone. Appena gli hanno aperto, hanno spianato la pistola, gridando: «Questa è una rapina». Raccontano i titolari: «Abbiamo tentato di dissuaderli, avvertendoli che fra i nostri clienti c'era il capo della mobile sicuramente armato. Ma non ci hanno creduto». «Ho subito reagito e ho ingaggiato una colluttazione con tutt'e due - ha detto La Barbera -. Sono riuscito a prendere la mia pistola che avevo lasciato a portata di mano e ho sparato». Antonio Ravidà A PAGINA 11
Persone citate: Antonio Ravidà, Arnaldo La Barbera, Giovanni Pumo, Girolamo Fascine, La Barbera
Luoghi citati: Palermo
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