La strage ordinata dai boss di Gela di A. R.
La strage ordinata dai boss di Gela Scotti invia ad Agrigento gli 007 della Dia La strage ordinata dai boss di Gela AGRIGENTO. Gli «007» della Dia e i magistrati della superprocura sono stati inviati ad Agrigento e Caltanissetta dal ministro Scotti dopo la strage di San Silvestro a Palma di Montechiaro, con tre morti e sette feriti. Le indagini puntano su Gela, da dove è partito il killer Salvatore Caniolo, 20 anni, rimasto ferito nella sparatoria e morto alcune ore dopo in ospedale. E' stata acquisita infatti la certezza che è stato proprio Caniolo, considerato un killer della cosca gelese Iannì-Iocolano, a sparare con una mitraglietta calibro 9 dalla soglia del bar «Duemila», nel centro di Palma di Montechiaro. Una strage compiuta quando una ventina di persone stavano scambiandosi gli auguri prima del cenone di Capodanno. Il tamponekit sulla mano destra del giovane morto mercoledì mattina nell'ospedale di Enna ha confermato la presenza di tracce di polvere da sparo. E' arrivato ad Agrigento anche l'alto commissario antimafia Angelo Finocchiaro. Su Pal¬ ma di Montechiaro ha ricordato che il suo ufficio elaborò un lungo rapporto nel quale si descriveva «la situazione veramente disastrosa di questo Comune». Finocchiaro ha aggiunto che questa pesante realtà ha indotto il prefetto di Agrigento Piero Massocco a ottenere dalla Regione la proroga della gestione commissariale in Comune nella quasi certezza che vi permangano continuità tra mafia e politica. Il capogruppo del psi alla Camera, Salvo Andò, nel sollecitare indagini patrimoniali in varie direzioni, si è mostrato scettico sulle «azioni dimostrative successive al delitto che sono messe nel conto dalle organizzazioni criminali e non sono mai riuscite ad assestare colpi mortali alla mafia». Il missino Franco Franchi, in un'interrogazione ai ministri Scotti e Martelli, ha chiesto di sapere come mai, indiziato per la strage del 27 novembre 1990 a Gela (8 morti e 7 feriti), Caniolo «sia stato lasciato in libera circolazione», [a. r.]
Persone citate: Angelo Finocchiaro, Finocchiaro, Franco Franchi, Piero Massocco, Salvo Andò
Luoghi citati: Agrigento, Caltanissetta, Montechiaro, Palma Di Montechiaro
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