Apocalisse sull'Autosole
Apocalisse sull'Autosole Sette morti carbonizzati e centinaia di feriti per la fìtta nebbia, emergenza negli ospedali Apocalisse sull'Autosole Maxi-tamponamento fra 150 auto MILANO NOSTRO SERVIZIO La nebbia uccide ancora e l'Italia, sulla strada del ritorno dalle vacanze, si spacca in due. Avvolta nella nebbia l'Autostrada del Sole dalle 17 di ieri si è trasformata in un inferno. Il bilancio è quello di un bollettino di guerra: almeno sette i morti, centinaia di feriti, oltre 150 le auto coinvolte negli incidenti a catena (una trentina bruciate), alcune bruciate nei tamponamenti. E, purtroppo, è un bilancio approssimativo. Fino a notte l'autostrada è rimasta chiusa nel tratto tra Parma e Melegnano, vicino Milano: 100 chilometri di lamiere contorte, di auto in fiamme, di cadaveri é di feriti. Nella nebbia sono stati mobilitati tutti i mezzi di soccorso disponibili. Le ambulanze sono state allertate negli ospedali tra Parma e Milano, ma ancora non bastavano. E poi la polizia della strada e i carabinieri, a cercare di controllare il traffico ormai impazzito tra il Nord e il Sud Italia. Lunghe colonne di auto in coda, fino a notte, hanno percorso la via Emilia, l'unica strada di collegamento rimasta aperta. Tre gli incidenti più gravi, avvenuti a breve distanza l'uno dall'altro, che hanno provocato un blocco totale del traffico per il coinvolgimento di molte autovetture intrappolate in una serie di tamponamenti a catena. Il primo incidente è avvenuto tra Fiorenzuola e Cadeo dove per la nebbia alcuni veicoli hanno rallentato la marcia facendo brusche frenate provocando così i primi tamponamenti. I veicoli rimasti implicati in questo incidente non sarebbero stati visti per tempo dagli altri mezzi che li seguivano, e da qui ha preso origine la colossale catena di scontri. Ai mezzi di soccorso giunti sul posto, uno scenario allucinante illuminato solo dalle tor¬ ce usate per fendere la nebbia. Tra le lamiere sono stati estratti due cadaveri. I feriti, una quindicina, in questo caso sembra non in modo grave, sono stati ricoverati negli ospedali di Fidenza e di Parma. Il secondo incidente, poco dopo, a breve distanza: solo 20 chilometri più a Sud. Una carambola di auto, mille metri oltre il casello d'ingresso di Fidenza. Anche qui morti e feriti. E poi, più avanti, al chilometro 110 dell'Autosole, vicino al casello di Parma città, il terzo, gigantesco groviglio di auto. Nella carambola di automo- bili, molte quelle targate Milano, intere famiglie che, alla fine delle vacanze natalizie, facevano ritorno in città o al proprio luogo di lavoro. E molti gli immigrati, reduci dalla tradizionale visita natalizia ai parenti nelle città del Meridione. In serata, per cercare di mandare celermente negli ospedali i feriti più lievi, sono stati adoperati anche due pullman privati che a fatica hanno cercato di arrivare sul luogo degli incidenti. Oltre ai vigili del fuoco, impegnati ad aprire un varco tra le carcasse di auto e a spegnere gli incendi, da Mi¬ lano è partita anche una colonna della Protezione civile, solitamente pronta a far fronte alle grandi calamità. In meno di un'ora, l'ospedale di Fiorenzuola è andato in tilt, intasato da 50 ambulanze che portavano i feriti, alcuni in gravi condizioni. Mobilitato anche l'ospedale di Piacenza. All'ingresso del Policlinico ci sono state scene di panico: qui si sono radunati i parenti e gli amici delle persone che si trovavano in viaggio, e che sono rimaste ferite. C'è chi si lamentava di avere lasciato tutto ciò che aveva fra il groviglio di rottami delle auto coinvolte nel gigantesco tamponamento a catena e chi cercava di avere, con terrore, informazioni dei propri parenti e amici che aveva lasciato sull'autostrada. Alle notizie del colossale incidente, poi, i centralini di carabinieri, pompieri e polizia sono andati in tilt, tempestati dalle chiamate dei familiari di chi in quel momento si doveva trovare per strada. Gli operatori nel servizio hanno iniziato allora a comunicare solo via radio, i centralini telefonici sono rimasti staccati e il coordinamento delle operazioni è stato avocato dal ministero degli Interni che nello stesso tempo ha iniziato a fornire le prime notizie della tragedia sulla via del ritorno dalle vacanze. Dopo la mezzanotte, l'autostrada è stata riaperta nella corsia che da Piacenza conduce a Milano. Ma il traffico è ripreso al rallentatore anche perchè l'ingente quantitativo di schiumogeno impiegato dai vigili del fuoco per domare gli incendi, è ghiacciato. Sono intervenuti i mezzi spargisale. Fabio Potetti Corsie chiuse fra Parma e Milano Serpente di lamiere per 100 chilometri Jjf (' // P0NTE ^ La polizia blocca il tratto di autostrada funestato ieri da incidenti a catena provocati dalla fitta nebbia che continuerà a minacciare la zona anche nei prossimi giorni
Persone citate: Fabio Potetti Corsie
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