Le accuse del vescovo

Le accuse del vescovo Le accuse del vescovo «Dietro il degrado delle periferìe Vindifferenza delle istituzioni» NAPOLI. «Mi chiedo come sia possibile che le istituzioni e la società civile non avvistino situazioni di questo tipo, permettendo che dei bambini vivano e muoiano in condizioni tanto offensive per la dignità umana». Così il cardinale Michele Giordano, arcivescovo di Napoli, ha commentato la tragedia di Bacoli, sottolineando come «episodi del genere possono verificarsi non solo a Napoli ma in tutte le periferie delle grandi città, dove il degrado si estende con la complicità dell'indifferenza. Tutto ciò deve stimolarci ad andare in cerca dell'emarginazione e della miseria là dove queste colpiscono l'uomo». Il cardinale ha poi auspicato «un grande sussulto collettivo di coscienza morale, civile e religiosa; in caso contrario si vedrà spendere milioni in lussuose sale da ballo mentre dei bambini muoiono per mancanza di un tetto. La chiesa, da parte sua, non perde occasione per richiamare governo e istituzio¬ ni sul problema casa, le cui proporzioni a Napoli e dintorni sono drammatiche». Il cardinale Giordano ha concluso ricordando che anche il parroco di Bacoli aveva lanciato un appello per aiutare la famiglia Boccia, «ma le sue parole sono rimaste senza risposta». Per il vescovo di Acerra Antonio Riboldi la tragedia di Bacoli è «emblematica di un Paese che va a doppio regime: da una parte tende ad uno sviluppo che lo faccia stare al passo dei tempi; dall'altra un basso regime che si lascia indietro tanti pezzi: un popolo di emarginati che vivono dì una benevola assistenza che li fa sentire meno uomini. Un popolo di dannati che vive una pericolosa provvisorietà a rischio. Una roulotte dove si mangia, si beve e si vive in pochi metri è sempre a rischio perchè una roulotte è una invenzione per una vacanza, non può essere un alloggio stabile» conclude monsignor Riboldi. - [Agi-Ansa]

Persone citate: Antonio Riboldi, Michele Giordano, Riboldi

Luoghi citati: Acerra, Bacoli, Napoli