Venti di guerra soffiano sul raid
Venti di guerra soffiano sul raid parigi-citta' del capo Tappa neutralizzata per scontri armati in Ciad, problemi nel Gabon Venti di guerra soffiano sul raid Carovana sotto scorta, i motociclisti contestano N'DJAMENA. Il raid ParigiCittà del Capo è piombato nel caos più completo. La corsa rischia persino di essere annullata e la situazione è pesante per molti motivi. Ieri gli organizzatori hanno dovuto cancellare la settima tappa, per evitare rischi ai concorrenti nell'attraversamento del territorio del Ciad in seguito a scontri in atto tra le forze del presidente Idriss Deby e armate ostili penetrate nel Paese. E' stato lo stesso Deby a dare notizia delle ostilità nel messaggio di capodanno e Gilbert Sabine responsabile della gara ha deciso di invalidare la frazione. I concorrenti hanno effettuato il trasferimento incolonnati e sotto scorta, non senza problemi perché sono stati fermati alla frontiera. Inoltre giungono notizie allarmati dal Gabon dove sarebbe in corso un altro grave scontro di tipo militare. Il raid dovrebbe arrivare nella capitale Franceville domenica prossima. Non è escluso che per evitare guai non si cerchi in qualche maniera di aggirare l'ostacolo, con un cambiamento di percorso e magari con un trasbordo via mare, come del resto è già previsto fra Congo e Angola. Questi inconvenienti di ordine politico non bastano tuttavia. Anche la frazione odierna fra N'Djamena e Sarh (695 km) potrebbe essere percorsa in gruppo senza validità di prova speciale. Ieri pomeriggio infatti, mentre fra l'altro infuriava anche una bufera di sabbia, i motociclisti si sono attardati e sono stati colti dal buio nel deserto. Secondo le prime notizie Edi Orioli avrebbe convinto la maggioranza dei piloti a fermarsi in un bivacco, ragion per cui al traguardo mancava una buona parte dei concorrenti. Per quanto riguarda le classifiche, si deve registrare purtroppo il definitivo abbandono di Ciro De Petri. Lo stoico portacolori del team Yamaha-Chesterfìeld, dopo l'incidente di lunedì nel quale ha riportato la frattura di una clavicola, non è partito. La tappa di martedì, 601 km, era stata vinta dai tedeschi WeberWieber su Mitsubishi Pajero per le auto e dal francese Magnaìdi su Yamaha nelle moto. In testa alla gara dopo la giornata di ieri che non ha modificato ovviamente nulla si trovano sempre i francesi Auriol-Monnet su Mitsubishi Pajero nelle quattro ruote (le vetture giapponesi stanno dominando, la prima Citroen, quella di Waldegaard, è quinta con 1 ora e 47' di distacco), mentre l'altro transalpino Stephan Peterhansel su Yamaha ha preso il comando nelle due ruote, davanti alle Cagiva di Laporte e Arcarons. Ottima come sempre la prova di Mandelli con la Gilera iscritta nella categoria delle moto di serie (silhouettes), decimo assoluto e primo degli italiani. [r. m.l
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