Orrico, 60 giorni per conquistare l'Inter

Orrico, 60 giorni per conquistare l'Inter UN ALLENATORE IN BILICO Un oroscopo cinese prevede un futuro felice per il tecnico, ma la sua panchina è traballante Orrico, 60 giorni per conquistare l'Inter Entro la fine febbraio Pellegrini dovrà decidere tra lui eZeman MILANO. Chissà che sobbalzo farebbe Orrico nel leggere il suo oroscopo cinese per il '92. Probabilmente non gli è capitato sotto mano, altrimenti i suoi proclami sarebbero più ardimentosi. Classe 1940 (mese di aprile) il tecnico toscano fa parte del Drago. Ebbene le previsioni per l'anno in corso sono eccezionali: «Riuscirà - si legge - a neutralizzare ogni influenza negativa, a riparare ai suoi errori. Questo gli permetterà di superare le circostanze che non lo soddisfacevano. Usando la solita tenacia e con qualche sacrificio, riuscirà a realizzare i suoi scopi, sbaragliando gli avversari sui quali non dovrà infierire». L'avesse scritto lui stesso, non poteva escogitare un oroscopo migliore. Soprattutto dopo l'ennesimo pareggio interno rimediato in campionato nonché dopo la sconfitta nell'amichevole di Taranto. Dove l'Inter ha confermato la sua allergia al gol. Ad Orrico restano 5 mesi per convincere Pellegrini e la tifoseria nerazzurra ma, secondo altri, dovrà farcela in meno tempo, diciamo 2 mesi. Perché entro febbraio, Pellegrini dovrà dare una risposta a Zeman, già bloccato per completare l'operazione-zona, così malamente avviata dall'allenatore toscano. In una sessantina di giorni Orrico dovrà fare quello che non gli è riuscito in quattro mesi: migliorare l'Inter, portarla ai vertici della classifica, uscire dai tunnel dei pareggi, ben 8 in 14 partite (addirittura 12 se consideriamo la Coppa Italia). Domenica a Cremona, Orrico riprenderà l'Inter per mano, cercherà di vincere, cosa che non gli riesce facilmente con le società di medio calibro che, a quanto pare, non stimolano abbastanza i nerazzurri. Lo confermano gli stop con Casertana, Foggia, Fiorentina, Cagliari, Como, tanto per citarne alcuni. Orrico, ovviamente, non è d'accordo. La sua tesi difensiva parte da un presupposto e cioè che l'Inter, avendo giocato bene, meriterebbe molto di più. Non lo preoccupano neppure sconfitte trascurabili, come quella, in amichevole, a Taranto. «Perché la squadra ha saputo conservare il dominio del gioco e per me quello che conta, in queste circostanze, è proprio il gioco. Certo, non avrei mai immaginato che sarebbe stato così difficile fare capire alla squadra le mie idee, soprattutto ad un gruppo di calciatori come quelli nerazzurri. Non ho anco: i capito se sia colpa mia oppure se qualcosa non funziona nell'ini-ino della squadra. Però il peggio è passato, inizia l'anno della riscossa. Io ho fiducia nei miei ragazzi, così come loro hanno dimostrato di averne nei miei confronti». «Drago» Orrico può confortare la tesi del suo oroscopo portando punti a casa, facendo dimentica¬ re certe sue leggerezze tattiche (vedi la gara col Genoa), le ingenuità dell'inizio stagione. Il calendario potrebbe aiutarlo: Cremonese, Atalanta, Foggia e Verona sono le squadre che l'attendono in trasferta; Bari, Roma, Sampdoria e Lazio in casa. Vale a dire che potrebbe raccimolare 13-14 punti e in questo caso le sue azioni registrerebbero un forte rialzo. Senza dimenticare la doppia sfida con la Juventus a febbraio in Coppa Italia: partite che valgono doppio, sia per la presenza di Trapattoni sulla panchina avversaria, sia per la forza dell'avversaria. L'importante sarà cominciare bene l'anno con la Cremonese. Nonostante gli acciacchi di Matthaeus e Bergomi e il principio d'influenza di Battistini, i nerazzurri dovrebbero presentarsi al completo nel tentativo di rovinare l'Epifania a Giagnoni. Giorgio Gandotfi