Carli è ottimista di Guido Carli

Carli è ottimista Carli è ottimista «Abbiamo la forza di metterci al passo» ROMA. Cautamente ottimista sulla possibilità che l'Italia nei prossimi cinque anni riesca a mettersi alla pari degli altri Paesi della Cee, ma decisamente critico per le scelte dirigistiche di politica economica italiana adottate nel passato, anche più recente. Il ministro del Tesoro Guido Carli ha così tratteggiato lo scenario in cui si pone l'Italia all'inizio del 1992, in un articolo intitolato «Cinque anni per restare in Europa», scritto per il mensile «Dossier Europa». In particolare, riferendosi al decreto legge sulle privatizzazioni, Carli ha detto che questi provvedimenti si pongono «all'interno della trasformazione che la nostra economia deve subire per mettersi nelle condizioni di partecipare», su basi paritarie, al processo di integrazione europea. Carli ritiene comunque «impensàbile che un Paese come il nostro non riesca in questo arco di tempo a maturare condizioni di inflazione, di finanza pub- blica e di ordinamento dell'economia che lo pongano in parallelo con Paesi con i quali per anni si è trovato in competizione, spesso in posizione di forza e qualche volta di maggior forza». Nell'articolo Carli non risparmia critiche alla classe politica («Da troppi anni incapace ad adeguarsi ai mutamenti di questo Paese» e per dare maggior incisività al suo ragionamento, fa anche qualche esempio: dinanzi ad una calo del numero degli scolari «abbiamo offerto un aumento del numero degli insegnanti»; all'aumento dell'età media si è risposto con una riduzione dell'età di pensionamento. li ministro del Tesoro Guido Carli

Persone citate: Carli, Guido Carli

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma