Con Carlos Kleiber Capodanno di valzer ed eleganza

Con Carlos Kleiber Capodanno di valzer ed eleganza Entusiasmo a Vienna per il tradizionale concerto dedicato alla musica della dinastia Strauss trasmesso in mondovisione Con Carlos Kleiber Capodanno di valzer ed eleganza Nureyev fa il sultano, il balletto dell'opera danza il break sul ritmo della polka VIENNA. Così anche stavolta la tradizione è stata rispettata. Prima una cascata scintillante di valzer, polke e marcette, tutte rigorosamente nate in casa Strauss. Poi Carlos Kleiber che augura buon anno in coro insieme con i Wiener Philharmoniker. Quindi i bis: uno libero, due assolutamente obbligati, e cioè «Sul bel Danubio blu» e «La marcia di Radetzky». Concerto di Capodanno ieri a mezzogiorno su Raiuno dalla Grande Sala degli Amici della Musica di Vienna: lo spettacolo più allegro, risaputo e divertente. Questa volta sul podio c'era un direttore come Kleiber che s'è lasciato dietro l'abituale à plomb e il rigore per saltellare divertito, per dirigere quasi danzando, senza però diventare gigione neppure per un secondo e senza perdere un filo di eleganza. Ma fra tanto rispetto della tradizione una novità c'è stata: i balletti. Perché stavolta c'era Nureyev e c'era la break dance. Le coreografie del concerto di Capodanno, firmate da Gerlinde Dill e ballate dai danzatori della Wiener Staatsoper, sono quasi sempre insopportabili. Per dire: signori in marsina pastello che piroettano con signorine in vaporosi tutu sullo sfondo di giardini e zuccherosi saloni. Oppure: lo Spirito del Danubio, così come è rappresentato in un fregio liberty di un giardino di Vienna, che si anima e danza fra uno stuolo di ondine. Invece i due interventi ballati di questa edizione, pur sempre regolati da Gerlinde Dill, sono stati affrontati con mano più ironica. S'è cominciato con il «Valzer delle Mille e una Notte» dove un inatteso Rudolf Nureyev si pavoneggiava tronfio e truce nei panni lussuosi e sfavillanti di un sultano alle prese con la bella Sherazade e le ragazze dell'harem in un trionfo di veli, pantaloni a sbuffo e pose orientali. Per la «Triksch-Traksch Poi ka» (cioè la polka dei pettegolez zi) l'ambiente si spostava in un Caffè viennese con damine < gentiluomini tutti intenti a mi mare grandi scambi di notizie sull'onda della danza. E man mano che la musica procedeva mutavano i costumi. Così dalle marsine ottocentesche si passa va alle gonnelle Charleston per finire con ballerini in jeans e mi nigonna a fare break dance sul ritmo travolgente della polka Come dire: passa il tempo ma il pettegolezzo resta. Carino e a modo suo coraggioso. Infine per una volta i membri della famiglia Strauss non erano soltanto puri nomi per il grande pubblico televisivo, ma veri prò tagonisti con i volti della appena trasmessa «Strauss Dynasty», lo sceneggiato banalotto che rac contava la storia dei compositori mescolando vicende drammati che, commerci di letto e grande musica. [se. tr.J Rudolf Nureyev ha impersonato un sultano nel «Valzer delle Mille e una notte»

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