Traditi pure dalla Juve

Traditi pure dalla Juve Traditi pure dalla Juve A chi lo scudetto? Ai favoriti Magli astri fanno i dispetti i maghi sono di casa nel mondo del calcio. Da quelli che vanno in panchina, evocati magari a campionato in corso, a rinnovare i fasti del loro capostipite Helenio Herrera con rimonte impossibili, salvezze miracolose; a quelli che scendono in campo prima della partita a spargere sale; a quelli che a ogni fine d'anno ci anticipano come andrà a finire il campionato. Vediamo come se la cavano. Nel Natale '90 avevano confortato le aspettative di juventini e interisti: le previsioni parlavano di una volata a due, con maggiori chance per i bianconeri. Come non crederci? Le due squadre erano nel gruppo di testa, la Juventus non vinceva dall'86 e anche la legge dei grandi numeri stava dalla sua, i tifosi avevano ancora negli occhi la roboante campagna acquisti e le gesta mondiali del duo Baggio-Schillaci. Invece lo scudetto andò all'imprevedibile Sampdoria, secondo si classificò il Milan, mentre la Juve - per la prima volta dopo quasi trent'anni - restò inopinatamente fuori delle coppe europee. Ai maghi era andata meglio l'anno prima: avevano predetto Napoli, e Napoli fu. Quell'exploit risultò tanto più strabiliante, in quanto a un certo punto il tricolore sembrava già assegnato al Milan, e solo il crollo primaverile ' rossoneri permise a Maradoe compagni di scavalcare in ìxtremis gli avversari. Ma se an- diamo a controllare la classifica della settimana in cui furono divulgate le profezie, troviamo l'imbattuto Napoli in testa con quattro punti di vantaggio su Inter, Roma e sulla solita imprevedibile (e, al solito, imprevista) Sampdoria, addirittura sei sul claudicante Milan, che solo in seguito avrebbe infilato la sua straordinaria inutile serie vittoriosa. Più che depositari di misteriosi poteri, i maghi si dimostrano buoni lettori delle pagine sportive. Nella seconda metà degli Anni 80 il Napoli è stato la squadra più forte in campo nazionale, e le profezie si sono adeguate. Succedeva lo stesso ai tempi della Juve stellare di Trap I e di Re Sóle Platini. Ma non sempre conviene andare sul sicuro. Nell'87-'88 il Napoli scudettato dominò per nove decimi del campionato, salvo scoppiare nel finale. A Natale aveva quattro punti di vantaggio sulla Samp (che proprio nessuno si è mai deciso a prevedere), cinque sul Milan che avrebbe poi vinto il campionato. Naturalmente anche quella volta tutti avevano profetizzato Maradona. E anche a fine '88. Allora il Napoli aveva un punto meno dell'Inter, ma nel girone di ritorno i nerazzurri si scatenarono e conclusero con 11 punti di distacco. Che cosa aveva spinto i maghi a puntare senz'altro sulla squadra che inseguiva? Specializzati nelle profezie calcistiche sono soprattutto i «maghi della capanna», in gran parte meridionali aderenti al gruppo presieduto da Antonio Battista alias mago d'Arcella, che ogni anno, prima di esternare, si concentrano in alcune grotte campane. Anche i maghi hanno un cuore. Che il tifo svolga un ruolo importante, è confermato dalle previsioni motoristiche: da quando la Ferrari conquistò l'ultimo titolo, nel '79, non passa anno senza che qualche veggente predica il ritorno alla vittoria del Cavallino rampante. «Per un astrologo indovinare le previsioni in campo calcistico è possibile solo teoricamente sottolinea la direttrice di Astra Rudy Stauder -. Bisognerebbe fare l'oroscopo di una squadra e di tutti i suoi giocatori, e poi ripetere lo stesso per tutte le sue avversarie». Senza sapere, oltre tutto, chi un allenatore manderà in campo. Quante complicazioni, bisognerebbe essere dei maghi. Appunto. [m. as.j Tanti maghi intomo al mondo del calcio, ma l'unico vero resta Helenio Herrera

Persone citate: Antonio Battista, Baggio, Helenio Herrera, Maradona, Rudy Stauder, Schillaci

Luoghi citati: Napoli, Roma, Sampdoria