Duemila Stranamore in fuga

Duemila Stranamore in fuga Duemila Stranamore in fuga La Cia: esodo dei cervelli del nucleare NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Per la Cia il pericolo nucleare proveniente dall'ex Urss non si è per niente esaurito. Il problema più grosso, in questo momento, è rappresentato da quasi un milione di persone a vario titolo specializzate nel campo nucleare - fra cui 2 mila tecnici in grado di dirigere uno staff per produrre la Bomba - che saranno tentate di vendere i loro servigi all'estero, cioè a Paesi del Terzo Mondo desiderosi di dotarsi di un armamento atomico. Da quanto risulta al controspionaggio americano, un cui rapporto è finito ieri sulla prima pagina del New York Times, in Russia, Ucraina, Kazakhstan e Bieolorussia ci sono già schiere di «reclutatoli» di demoralizzati possessori del khow-how nucleare. E questo non è tutto, dice il rapporto: anche il disordine crescente nelle forze armate ex sovietiche, la perdita dei tanti privilegi di cui i loro esponenti disponevano fino a poco tempo fa, potrà provocare dimissioni a catena di ufficiali a loro volta coinvolti nell'avventura nucleare e quindi in possesso di conoscenze che a chissà quanti Paesi farebbe gola sfruttare. Quel rapporto sembra essere alla base delle affermazioni estremamente preoccupate fatte qualche settimana fa dal capo della Cia, Robert Gates, a proposito del rischio nucleare. Allora Gates disse pubblicamente alcune cose, ma tutti sapevano che il «grosso» delle sue informazioni lo aveva fornito, a porte chiuse, ai membri della commissione .Difesa della Camera, e l'ipotesi che si fa ora è che sia stato proprio mio di quei membri a rendere pubblico il rapporto, fornendone una copia al New York Times. Le migliaia di esperti nucleari senza lavoro, si dice in quel rapporto, sanno benissimo di «essere in grado di fare soldi rapidamente e in grande quantità» vendendo le loro conoscenze, e la tentazione di farlo sarà fortissima. E' vero, dicono alla Casa Bianca, che James Baker durante il suo recente viaggio ha avuto assicurazioni di uno stretto controllo che verrà stabilito sull'esportazione di materiale e di conoscenze nucleari, ma è anche vero che un controllo effettivo sulle persone sarà estremamente difficile. Ammesso che sia possibile bloccare la fuga all'estero di di- segni, studi, progetti, sarà comunque virtualmente impossibile evitare la fuga delle persone «con tutto quello che hanno accumulato nei loro cervelli». Contro questa visione apocalittica di una prossima proliferazione generalizzata delle armi nucleari, si leva tuttavia la considerazione che per dotarsi di quelle armi bisogna procurarsi il plutonio e l'uranio arricchito, sui quali esiste un controllo internazionale. Ma la Cia, nel suo rapporto, si dice convinta che «in definitiva, più dei materiali la cosa importante sono gli esperti, e quelli nessu no potrà controllarli del tutto». La conclusione della stessa Cia è a dir poco sconsolante. Il problema è tale, dice, che sarebbe velleitario fare piani con l'obiettivo di eliminarlo. Franco Panta rolli

Persone citate: Franco Panta, Gates, James Baker, Robert Gates

Luoghi citati: Bieolorussia, Kazakhstan, New York, Russia, Ucraina, Urss