Di Mauro nel testo di Berkoff E in gennaio c'è Goldoni

NATALE CON HARRY NATALE CON HARRY Di Mauro nel testo di Berkoff E in gennaio c'è Goldoni MARTONE SUPERSTAR «Riccardo II» a Settimo Al Massimo film e video TRA tanti spettacoli pensati per le feste natalizie, tra riviste, varietà, commedie in lingua e dialetto a sacre rappresentazioni, ecco una proposta che si discosta dalle altre. Un monologo forte, scuro, di ruvide ironie, dalla comicità che affiora a tratti e che repentina muta segno, diventa malessere, smorfia di dolore. E' la proposta che fa il Gruppo della Rocca. E' «Il Natale di Harry», testo dello scrittore londinese Steven Berkoff, diretto e interpretato (al Teatro Adua, a partire dalla sera del 25 dicembre) da Michele Di Mauro. L'azione si svolge nei quattro giorni che precedono il Natale, e ha al suo centro un uomo che ha superato i trent'anni ma non la solitudine che essi hanno portato. Fa il bilancio della sua esistenza in base ai biglietti d'auguri che ha ricevuto, tanti di meno rispetto a quando era più giovane; dialoga con un altro se stesso in un confronto che non offre soluzioni ma solo una fine presagita. La scena, uno spazio astratto, quasi una piccola isola, un angolino per l'estreme schizofrenico consuntivo, è stata ideata da Leandro Agostini. Repliche fino all'8 gennaio. E poi ancora Goldoni. La Cooperativa Nuova Scena presenta infatti, sempre al JUVARRÀ ZAVATTINI E MARAT ACesare Zavattini, autore e sceneggiatore che firmò accanto a De Sica la migliore produzione dell'esperienza neorealistica del cinema italiano (suoi, solo per citarne alcuni, i soggetti e le sceneggiature di «Sciuscià», «Ladri di biciclette» e «Umberto D.») va l'omaggio che il Centro Culturale Belli diretto da Antonio Salines rende al Teatro Juvarra, dal 4 al 9 gennaio. «I poveri sono matti», questo il titolo dello spettacolo, mette in scena una scelta di brani che Bob Marchese, regista e curatore dell'adattamento, ha tratto dai molteplici scritti di Zavattini. «Non mi sono soffermato su un'unica opera volutamente - afferma Marchese - ho preferito attingere qua e là, da ciò che mi pareva potesse meglio esprimere lo straordinario approccio che l'autore aveva con la propria esistenza. Quel suo particolare modo di inneggiare alla vita, di celebrare la quotidianità pur denunciandone i limiti, osservando un mondo che non capisce, nel quale ha difficoltà a inserirsi e che vorrebbe cambiare. Lo spettacolo è un rimestare tra i suoi pensieri, una rilettura ad alta voce di situazioni in cui ancora una volta la parola è incontrastata artefice della comunicazione». Lo spettacolo è interpretato da Andrea Buscemi e Silvia De Luca. Le musiche sono di Bruno Coli; le parole delle canzoni di Bob Marchese. A seguire, dall' 11 al 16 gennaio, la sala di via Juvarra léospiterà «La tinozza dell'angelo Jean-Paul» scritto da Anna Vivarelli e messo in scena dal Circolo Bloom. Si narra dell'ultima conversazione avuta dal cittadino Marat con il Marchese De Sade e di un fortuito incontro con Charlotte Corday. La regia è di Luca Valentino. Tra gli interpreti Walter Ripoli, Pietro Di Legami, Francesca Rizzi, Maurizio Bison. Scene e costumi sono di Ferruccio Bigi. Le musiche di Gaetano Liguori. Monica Bonetto Teatro Adua, dall'11 al 16 gennaio «Gli innamorati al Teatro comico». Lo spettacolo propone una riscrittura goldoniana che mescola le prove degli attori de «Il teatro Comico» alle vicende dei due giovani de «Gli Innamorati». Una operazione che la critica ha mostrato di gradire e che si avvale dell'interpretazione, tra gli altri, di Patrizia Zappa Mulas, Umberto Raho, Cristina Borgognoni, Roberto Trifirò, Umberto Bortolani, Maurizio Cardillo. L'adattamento e la regia sono di Nanni Garella. LE feste al Garybaldi di Settimo offrono al pubblico due spettacoli. Da giovedì 6 a domenica 9 gennaio va in scena «Riccardo II» di Shakespeare dei Teatri Uniti, per la regia di Mario Martone. L'altra proposta del «dopo-Natale» è «In memoria» di Eugenio Allegri, in prima nazionale dal 13 al 23 gennaio. Lo spettacolo è una produzione del Laboratorio Teatro Settimo. Una lotta per il potere che si adatta al nostro secolo è alla base del testo di Shakespeare. La rappresentazione di Martone, che si avvale della traduzione di Mario Luzi, ribadisce questa tesi, valorizzando nello stesso tempo un altro dato: lo sfacelo economico e il saccheggio dello Stato che gli scontri di clan comportano. «Di questo testo - dice Martone - mi ha sempre colpito molto la giovinezza dei due re, simbolo dell'innocenza sacrificata per il mantenimento del potere. Riccardo.perde la corona, Enrico la conquista: ma altri regolano questo passaggio, e ciò che i due giovani si passano è un pezzo di ferro grondante sangue». Nel cast, Andrea Renzi, Roberto De Francesco e Renato Carpentieri. Da venerdì 7 a lunedì 10 al cinema Massimo saranno proiettati i film di Mario Martone: «Veglia», «Morte di un Monica Bonetto GIPO AL TEATRO DI TORI NO UOVO spettacolo per Gipo Farassino che, come ogni anno, presenta al Teatro di Torino la sua produzione per le feste natalizie. Debutta infatti venerdì 24 dicembre «Un bagno per Virginio», commedia scritta e interpretata dallo stesso Farassino, e terza di un trittico di cui fanno parte anche «L'ultimo Cesare» e «Turin belcheur». Vi vengono narrate le vicende di una famiglia piemontese alle prese con i problemi del vivere quotidiano, tra sogni, desideri di evasioni e dolorosi scontri con la realtà. Diretta da Massimo Scaglione, la pièce si avvale oltre che dell'interpretazione di Gipo Farassino, anche di quella di quattro attrici torinesi: Farassino in «Un bagno per Virginio». In alto «Gli innamorati» all'Adua e, a destra, il regista Mario Martone Vittoria Lotterò, che veste i panni della donna frustrata e dai modi bruschi, irrequieta moglie di Virginio; Rosalba Bongiovanni, singolare zitella sognatrice; Fulvia Roggero che interpreta la figlia moderna e indipendente, e Maria Teresa Giarratano, che incarna la donna che popola i sogni proibiti del protagonista. Accanto alle quattro signore recitano inoltre Domenico Brioschi, Gino Lana e Marco Voerzio. Lo spettacolo propone numerose canzoni composte da Gipo Farassino, accompagnato sulla scena dal chitarrista Aldo Raffaele. La regia è di Massimo Scaglione. Le repliche, nei giorni feriali hanno inizio alle ore 21,15; nei festivi è invece previsto un doppio spettacolo alle 15,30 e alle 18,45. [m. bo.] ARALDO & ALFA matematico napoletano», «Tango glaciale», «Il desiderio preso per la coda», «Nella città barocca», «Lucio Amelio/Tèrrae motus» e, in anteprima «Rasoi». Lo spettacolo di Allegri, sottotitolato «di una delle ultime sere di Carnevale» con evidente riferimento a Goldoni, racconta di un attore solo e stanco che ritrova sul palcoscenico di un teatro vuoto le maschere e i costumi della Commedia dell'Arte. L'uomo comincia allora un gioco di travestimenti, recitando dieci, venti personaggi di fila. Cristina Caccia ASan Silvestro ridere è quasi un dovere. Così il Teatro Araldo di via Chiomonte 3/a propone venerdì 31 dicembre, dalle 22, «Scientimental», scritto, diretto e interpretato a «quattro mani» da Beatrice Zuin e Diego Carli, nome di palcoscenico Zumpa & Lallero. Due attori e ballerini si detestano cordialmente. In scena dovrebbero provare il loro spettacolo, ma, troppo presi dall'odio che hanno l'uno verso l'altra, perdono tempo a farsi i dispetti. Non si accorgono che intanto il tempo è passato e il pubblico ha incominciato ad entrare nella sala, a sipario aperto. Così, di fronte alla platea in attesa, i due artisti devono reinventare uno spettacolo plausibile, che naturalmente risulterà, viste le premesse, molto comico. Il Teatro Alfa di via Casalborgone 16/1 saluta il 1994 che arriva con una rivista ideata per l'occasione. Dal 28 al 31 dicembre e poi dal 4 all'8 gennaio va in scena «Non rompetemi le tangenti», di Palazio e Grilli, con il comico Mario Marchetti, Esther Ruggiero e il Laboratorio della Danza (coreografie di Anita Cedroni). «Grande dispendio di energie, fastosi quadri d'insieme, gustose scenette e genuine risate», insieme con soubrettes e ballerine, sono ciò che la compagnia Alfa Folies promette per la serata. Sempre Alfa Folies, in collaborazione però con la compagnia Champagne, propone dal 13 al 16 gennaio e poi dal 20 al 23 dello stesso mese, la famosa operetta di Muller e Charell «Al Cavallino Bianco». In scena ancora il Laboratorio della Danza. La storia che molti conosceranno racconta di Gioseffa, padrona dell'albergo Al Cavallino Bianco, che viene corteggiata dal suo primo cameriere, Leopoldo. La donna però è innamorata dell'avvocato Bellati, che alloggia nel suo hotel, mentre questi a sua volta ama Ottilia, la figlia dell'industriale Pesamenole, anch'essi ospiti dell'albergo. Altri personaggi completano il «giro», tra incontri segreti ed equivoci a più protagonisti. Sarà l'arrivo dell'Arciduca a mettere ordine tra i rapporti dei personaggi: grazie a lui gli screzi tra Gioseffa e Leopoldo finiranno lietamente in un matrimonio. [cr. e]

Luoghi citati: Martone, Teatri Uniti