Due lanciatori per il sasso-killer

Due lanciatori per il sasso-killer Il fidanzato della vittima in televisione: «Il colpevole si autodenunci» Due lanciatori per il sasso-killer Testimoni descrivanogli assassini dal viadotto VERONA. Potrebbero essere stati due gli individui che l'altra notte hnnno causato la morte di Monica Zanotti, la venticinquenne colpita da un masso lanciato da un cavalcavia a Bussolengo (Verona) sull'autostrada A4, che ha sfondato il tettuccio della vettura su cui viaggiava e ha poi mortalmente colpito la donna. Diversi testimoni sentiti dagli agenti della polstrada di Verona, che stanno indagando sull'episodio, avrebbero riferito di aver visto sul ponte due giovani, la descrizione di uno dei quali coinciderebbe con quella fornita da Davide Perbellini, il fidanzato della vittima che era alla guida dell'Espace. Sono stati inoltre senti- ti dagli investigatori alcuni titolari di locali e alcune famiglie della zona tra Bussolengo e Pastrengo. Alcuni testimoni avrebbero visto inoltre un'automobile ferma a lungo nei pressi del ponte, nel periodo di tempo in cui c avvenuto l'episodio. Le indagini sono coordinato dal pm veronese Angela Barbaglio, che ha disposto l'autopsia sul corpo di Monica Zanotti. Nel passato erano stati segnalati numerosi episodi di lanci di sassi e pietre da cavalcavia in diverse arterie autostradali venete, che erano stati denunciati all'autorità giudiziaria. Il fidanzato della vittima (visibilmente ancora sotto choc per l'accaduto del quale è stato protagonista) ha rivolto dagli schermi televisivi un appello al lanciatore del masso killer invitandolo a costituirsi assumendosi la piena responsabilità dell'assurdo gesto che è costato la vita della giovane donna veronese. [m. p.) Monica Zanotti, 25 anni, la vittima del sasso lanciato dal viadotto in autostrada

Persone citate: Angela Barbaglio, Davide Perbellini, Monica Zanotti

Luoghi citati: Bussolengo, Pastrengo, Verona