Pintacuda ai superiori: «Obbedisco»

Dopo il divieto a presentare il libro in cui viene attaccato il suo antagonista padre Sorge Dopo il divieto a presentare il libro in cui viene attaccato il suo antagonista padre Sorge Pintacuda ai superiori: «Obbedisco» Ma il gesuita forse non sarà trasferito Allontanato dal centro Arrupe già nel '92 PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Malgrado il divieto dei superiori ad intervenire in Municipio, mercoledì sera, alla presentazione del libro-intervista «La scelta», sembra che il gesuita Ennio Pintacuda rimarrà a Palermo. E' ben determinato, schierato contro la mafia e per quella che chiama la «nuova politica», a proseguire la sua permanenza nel movimento La Rete di Leoluca Orlando. Com'è noto il provinciale della Compagnia di Gesù per l'Italia, padre Giangiacomo Roteili ha deciso di rimuoverlo dal Centro Studi Sociali. La seconda defenestrazione dopo che nel settembre 1992, su richiesta del suo diretto superiore di allora, padre Bartolomeo Sorge, Pintacuda era già stato messo alla porta dal Centro di Studi Politici «Pedro Arrupe» che fu uno dei più energici «papi neri» della storia della Compagnia. Ora, dovendo fargli cambiar sede, si pensava di inviarlo nella rettoria dei gesuiti in Sicilia. Ma un sopralluogo della questura ha fatto ritenere che l'antico edificio non dia sufficienti garanzie di sicurezza. Pintacuda infatti è uno dei preti palermitani scortati e sorvegliati giorno e notte. Se vi è incertezza sulla nuova residenza del sacerdote, problema che tutto sommato sarà risolto al più presto, nessuno al momento può essere invece sicuro del suo destino religioso e politico. «Continuerò a lavorare senza divisioni per la liberazione di Palermo e per affermare i valori della democrazia contro il dominio mafioso», ripete intanto padre Pintacuda che sottolinea come «anche don Luigi Sturzo fu mandato in esilio con un biglietto di sola andata e poi venne il fascismo». Jl suo «esilio» molto probabilmente si limiterà al trasloco da un rione ad un altro di Palermo. Il perché del divieto ad intervenire alla presentazione l'ha chiarito ieri padre Roteili sostenendo attraverso la radio vaticana che a Pintacuda «non è stato vietato di parlare, ma di promuovere in qualunque modo la diffusione del libro». Ed ha aggiunto: «Il padre Pintacuda, come ogni religioso, deve preventivamente sottoporre ad approvazione quanto desidera pubblicare. Al padre Pintacuda questo è stato esplicitamente ricordato in relazione al librointervista che egli ha lasciato ugualmente pubblicare senza chiedere autorizzazione alcuna». Padre Roteili ricorda inoltre che «La scelta» contiene «articoli, brani di lettere, eccetera, fortemente critici nei confronti del diretto superiore del padre Pintacuda». Quest'ultimo da parte sua, facendo professione di sottomissione, rileva: «Ho sempre obbedito anche quando mi hanno tolto l'insegnamento e continuerò a farlo. Tengo alla mia condizione di sacerdote e di gesuita e non solo di intellettuale: obbedisco. Qualche errore c'è stato come quello di aver sottovalutato l'acredine degli avversari e l'aver creduto che la lotta non fosse così dura come lo è stata». Ma cosa dice il giornalista Aldo Civico, 24 anni, di Trento, autore del libro-intervista che la casa editrice parigina Austral commissionò alle edizioni «Piemme» di Alessandria dopo averlo programmato insieme a «Cose di Cosa Nostra», frutto di una lunga intervista di Marcelle Padovani con Giovanni Falcone? «Non ho ritenuto di sottoporre il manoscritto preventivamente ad alcuna censura. Il libro è mio e la responsabilità dei contenuti lo è altrettanto. Roteili è il superiore di padre Pintacuda, non il mio. Certo aggiunge - Sorge non esce bene dal libro e i vertici dei gesuiti si sono irritati». Antonio Ravidà . k COMPAGNIA DI L'ORDINE E' STATO FONDATO NEL 1540 DA S. IGNAZIO Di LOYOLA CURIA GENERALIZIA [PETER HANS KOLVENBACH] PROVINCE MISSIONI PADRE PROVINCIALE [per l'Italia] Padre GIAN GIACOMO ROTELLI E 1799 16.919 7109 CASE IN TUTTO SACERDOTI LAICI IL MONDO LUIGI ABETE ALBERTO RUSCONI ALBERTO FALCK MARIO MONTI FRANCESCO RUTELLI PAPA PAOLO VI PIERO SCOPPOLA LEOLUCA ORLANDO ANTONIO GIOUTTI ADRIANO BOMPIANI ALDO MORO MARIO SOLDATI GIUSEPPE DE RITA UGO GREGORETTI PAOLO FRAJESE NELLO AIELLO Ecco come è organizzata la Compagnia di Gesù nel nostro Paese. A sinistra, padre Ennio Pintacuda il gesuita al centro delle polemiche

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