Decalogo della solidarietà in aiuto al Terzo Mondo

Decalogo della solidarietà in aiuto al Terzo Mondo Il Movimento Sviluppo e Pace per i 25 anni Decalogo della solidarietà in aiuto al Terzo Mondo Il «Movimento Sviluppo e Pace», organizzazione non governativa di solidarietà internazionale, celebra il venticinquennale e fa il bilancio dell'attività svolta. Fondatori, nel '68, furono tra gli altri il sindaco Castellani, l'assessore Baffert, il presidente della Fieg Giovannini, il prof. Ceragioli. «Il Msp è nato per costruire rapporti di giustizia tra il Nord e il Sud del mondo - spiegano il presidente, Piergiorgio Gilli, e il vice, Pierre Monkam - attraverso la solidarietà popolare, contando su gruppi di appoggio, sostenitori e co-finanziamenti della Cee e del governo italiano». Attualmente il Msp - nel cui ambito a Torino opera il consolato di Capo Verde - appoggia 90 progetti di sviluppo in 30 Paesi poveri. «Stiamo anche programmando - dicono i responsabili interventi nell'Est europeo e in realtà nuove e lacerate, come Vietnam e Libano». Altra attività importante è l'educazione allo sviluppo e alla mondialità con campagne specifiche (come «100 mila lire... una vita» e ((Adozioni internazionali a distanza»). In occasione dell'anniversario, il Msp (via Saluzzo 58, tel. 655.866) ha realizzato un «Decalogo della solidarietà» per chi vuole fare della cooperazione internazionale una scelta di vita. Eccone alcuni articoli: impegnarci per ampliare la nostra prospettiva culturale e politica, aprendoci alla mondialità; adottare un tenore di vita modesto; porre mano al portafoglio per sostenere progetti di sviluppo; porsi, tramite le associazioni, in contatto con le realtà in Terzo mondo; accogliere gli emigranti, lottando contro i razzismi; adottare bambini dei Paesi poveri (adozioni legali, morali, a distanza); andare a lavorare con comunità povere, anche per un tempo determinato; impegnarsi per una maggiore giustizia nei rapporti economici tra Nord e Sud.

Persone citate: Baffert, Castellani, Ceragioli, Giovannini, Piergiorgio Gilli, Pierre Monkam

Luoghi citati: Capo Verde, Libano, Torino, Vietnam