Cercava una risposta trovò la cronaca viva di Sergio Romano

il caso. Trent'anni dopo, il libro su ascesa e caduta di Hitler è ancora insostituibile? un grande testimone ■ : ' Cercava una risposta trovò la cronaca viva IDEA del grande libro sul Terzo Reich a cui è legato il suo nome dovette venirgli a Berlino nell'autunno del 1945. Conosceva perfettamente la Germania hitleriana dove aveva vissuto, come corrispondente, dal 1934 al dicembre del 1940. Quando tornò in patria per le feste di Natale si accorse che i suoi connazionali contemplavano gli avvenimenti tedeschi con un misto di confusione e indifferenza. Per svegliarli dal loro torpore pubblicò un Diario di Berlino che ebbe grande successo. Liberata Parigi, tornò in Europa e si affrettò a raggiungere la linea del fronte. L'8 novembre del 1944 era ad Aquisgrana. Nel suo primo articolo scrisse: «Qui, nella città di Carlo Magno, dove il vostro corrispondente udì Hitler proclamare che il Terzo Reich sarebbe durato mille anni, il nazismo giace morto fra le rovine». Tornò in Germania nell'ottobre dello stesso anno. Le città distrutte, i carnefici sul banco degli accusati, lo spettacolo di un «popolo padrone» che frugava miseramente tra le macerie del suo Reich gli suggerivano una domanda che ritorna insistentemente nei suoi articoli e nei suoi diari. Voleva sapere il «perché» di quella follia. Quando le forze americane misero le mani su millequattrocent.o tonnellate di archivi tedeschi si buttò a capofitto. Fu tra i primi a leggere i verbali dalle grandi riunioni in cui Hitler programmava la conquista del mondo. Fu certamente tra i primi a leggere il certificato del matrimonio di Hitler e i verbali degli interrogatori con cui gli Alleati ricostruirono gli ultimi giorni del Fuhrer nel bunker della Cancelleria. Con ottimismo americano e candore giornalistico era convinto che avrebbe trovato in quelle carte la risposta alle sue domande. Vi lavorò per dieci anni, dal 1950 al 1960, e creò un'opera a cui volle dare, con un tocco di spavalderia, un titolo che ricorda la monumentale summa di Gibson sull'impero romano: Ascesa e caduta del Terzo Reich. Non credo che gli storici sarebbero disposti ad ammetterlo nel loro club. Il libro è una sintesi di ricordi personali, ritratti, aneddoti, conversazioni, storia orale e documenti: il tutto mescolato e filtrato attraverso l'esperienza di un giornalista che visse giorno per giorno, dal 1934 al 1940, la follia di un uomo e l'ipnosi collettiva di uno dei più grandi popoli d'Europa. La materia era troppo calda e vicina, l'autore troppo coinvolto e partecipe perché il libro desse veramente risposta alle domande che Shirer aveva posto a se stesso camminando fra le macerie di Berlino nell'autunno del '45. Ma quale storico avrebbe potuto scrivere una cronaca altrettanto viva e documentata? E quale giornalista avrebbe impegnato dieci anni della sua vita per documentare minuziosamente il suo più grande reportage? A cavallo fra storia e giornalismo Shirer occupa un posto, quello del grande testimone, in cui pochi possono tenergli compagnia. Sergio Romano mo^J

Persone citate: Gibson, Hitler, Shirer

Luoghi citati: Aquisgrana, Berlino, Europa, Germania, Parigi