Shirer il Reich come Impero romano

16 il caso. Trent'anni dopo, il libro su ascesa e caduta di Hitler è ancora insostituibile? Shirer, il Reich come Impero romano Morto a Boston il giornalista-scrittore, aveva 89 anni Studiò gli archivi di Berlino, fu vittima del maccartismo |'Ìt| boston III / ILLIAM Shirer, uno dei m\j più conosciuti esperti di V W nazismo, autore del best LJLlJ seller Storia del Terzo Reich {The Rise and Fall ofthe Third Reich), ò morto a Boston all'età di 89 anni presso il Massachusetts General Hospital dove era stato ricoverato per complicazioni cardiache. Grande inviato per il Chicago Tribune e poi per la Cbs, viaggiatore professionale in Europa e in Asia, Shirer deve la sua notorietà al libro sul nazismo, sulle cui origini e sulla cui parabola incominciò a lavorare all'inizio degli Anni 50. Gli occorreranno dieci anni per completare la sua opera più famosa, La Storia del Terzo Reich (in italiano pubblicata da Einaudi). Il libro, generalmente bene accolto dalla critica, ottenne anche giudizi non completamente lusinghieri: alcuni critici lo accusarono di aver voluto inserire del sensazionalismo e di essersi concentrato su particolari pettegoli. Se il volume sia ancora oggi uno strumento insostituibile sulla storia del nazismo si può discutere. Nel 1961 gli fu comunque assegnato il National Book Award. Shirer, che durante la «caccia alle streghe» anticomunista era stato inserito nelle famigerate liste maccartiste, tra gli Anni 20 e gli Anni 40 era stato corrispondente per il Chicago Tribune dall'Europa, dall'India e dal Pakistan. «La fortuna e la natura del mio lavoro hanno fatto sì che mi trovassi in certi posti in certi momenti in cui si muovevano le principali correnti del nostro secolo», scrisse nella sua autobiografia Viaggio nel 20° secolo (20ih Century Joumey). E in effetti Shirer si trovò nel 1927 a coprire l'arrivo in Francia di Charles Lindberg, in Italia a seguire l'evoluzione del fascismo di Benito Mussolini. In India conobbe Mahatma Gandhi; nel 1939 in Germania seguì la dichiarazione di guerra alla Polonia di Hitler. «C'è qualche cosa di ironico nel fatto che abbia dedicato la gran parte della mia carriera giornalistica e d'autore a Gandhi e Hitler. Erano entrambi geni, ma Hitler era un genio del male», ebbe occasione di dire Shirer, il cui primo incontrro con Hitler ebbe luogo all'inizio degli Anni 30, in una chiesa di Norimberga: «Era una chiesa umida e opprimente, era domenica sera e Hitler parlava d'arte, di cui non sapeva assolutamente niente. Tenne il pubblico in uno stato d'ipnosi per due ore». Alla fine degli Anni 30 passò alla Cbs. Da quei microfoni raccontò agli americani la Seconda guerra mondiale. Con il maccartismo cominciarono i problemi: Shirer ri¬ fiutò di rispondere ai questionari allora distribuiti per individuare «infiltrazioni comuniste» a Hollywood. Oltre alle impressioni raccolte nel Diario di Berlino (Berlin Diary: the Diary of a Foreign Correspondant - 1934 - 1941), tra i lavori storici di maggior respiro va inoltre ricordato La Caduta della Francia (The Collapse ofthe Third Republic: an Inquiry into the Fall of France in 1940), un'analisi della situazione francese tra le due guerre; e tra le novelle: The Traitor, Stranger come Home e The Consul's Wife. Shirer era nato il 23 febbraio del 1904 a Chicago. Sposato tre volte, lascia la moglie e due figlie, [s. e] William Shirer: suo il best seller «Storia del Terzo Reich»