Odia tuo padre non lo sai ma ti ha stuprata

Odia tuo padre, non lo sai ma ti ha stuprata Migliaia di donne americane si credono vittime di episodi di violenza rimossi Odia tuo padre, non lo sai ma ti ha stuprata Dilaga una nuova terapia psicologica, che finisce in tribunale N ON avrebbe saputo immaginare di peggio nemmeno Raymond Carver. Né Robert Altman, ispi- randosi ai suoi racconti per descrivere le perversioni della società americana nel film America Oggi. La «vittimizzazione» di migliaia di donne americane che si credono danneggiate da episodi di molestia sessuale subiti nell'infanzia (e dissotterrati solo oggi grazie a strane terapie e letture ancora più inquietanti), è un fenomeno che sta attraversando il Paese da una costa all'altra. E ogni sabato, nelle parrocchie, nei salotti delle casette dei sobborghi, donne tra i 30 e i 40 anni che hanno veramente sofferto e donne che non ne hanno alcuna prova, ma se ne sono convinte, affrontano drammatiche sedute di autocoscienza che dovrebbero aiutarle a guarire. Basta dare un'occhiata agli scaffali delle librerie di qualunque città d'America, per trovarvi due bestseller che hanno avuto grande responsabilità in questo fenomeno. Il primo è Secret Survivors di E. Sue Blume, in cui si sostiene che la famiglia tradizionale è un'istituzione depravata che na¬ sconde violenza e segreti inconffessabili come cadaveri nell'armadio. Arrivando a dire che «più di metà delle donne hanno subito un grave trauma sessuale nell'infanzia», anche se non se ne sono mai accorte. Il secondo è un volume che ha venduto oltre 600 mila copie dalla sua prima edizione nel 1988, ed è il testo sacro del movimento delle vittime dell'abuso sessuale. Si tratta di The courage to heal, scritto da Ellen Bass e Laura Davis, due terapeute senza una qualificata formazione in psicologia. Le quali semplicemente sostengono che «se avete la sensazione di essere state vittime di una qualche molestia, molto probabilmente è perché vi è accaduto. E se la vostra vita ne porta dei sintomi, certamente lo siete stati». Per sintomi s'intendono sintomi collegati all'infelicità, come bulimia o depressione, che deriverebbero dall'avere represso nella memoria un forte trauma. La cura che viene indicata è drastica, e si chiama terapia dell'odio. «Dovete abbandonare l'idea di avere avuto un'infanzia felice», dicono le autrici. E cercare invece soddisfazione bruciando l'immagine di padri, fratelli, zii, senza cedere alla tentazione di considerare il perdono un atto coraggioso. Il passo successivo è quello d'intraprendere un'azione legale contro il presunto molestatore, e il libro fornisce anche un elenco di «avvocati per sopravvissuti» a questo genere di traumi. Ne sa qualcosa un certo Ed Grillock, di 63 anni, che un anno fa circa è stato tratto in arresto dalla polizia, direttamente nel suo ufficio. Sua figlia Barbara, infermiera, 45 anni, lo aveva denunciato per averla violentata da bambina e aver commesso atti di molestia nei confronti dei suoi due figli. «Nostra figlia era un angelo, era così gentile e premurosa, finché non ha letto quel libro (The courage to heal)», ha raccontato la madre a un giornalista del Sunday Telegraph nella sua casa di Salem, in Virginia. «Come può una ragazza rivoltarsi contro suo padre e sua madre in questo modo?». Ed Grillock è stato condannato a dieci anni di prigione. Mentre il cardinale Joseph Bernardin, di Chicago, dovrà rispondere per dieci milioni di dollari di un presunto atto di sodomia nei confronti di un omosessuale trentaquattrenne il quale dice di avere improvvisamente ritrovato la memoria di quel fatto accaduto oltre vent'anni fa, durante una seduta terapeutica. E questo è il problema. Che tipo di terapie sono quelle che appoggiano i due bestseller della vittimizzazione? Si tratta di terapie condotte da non professionisti che utilizzano l'ipnosi, o l'uso di una specie di siero della verità che si chiama Amytal. Il che equivale a usare il vudu secondo Richard Ofshe, docente di psicologia all'Università di Berkeley, il quale afferma anche che una terapia sbagliata, se la si prolunga per molto tempo, può effettivamente indurre il paziente a convincersi di qualunque cosa, «anche di aver combattuto guerre stellari in altre vite». Prive di ima base scientifica, queste terapie assomigliano all'incubo di una teoria finita male, una corruzione degli aspetti più pericolosi della psicanalisi freudiana. «In sessantanni di pratica», ha proseguito Ofshe, «non abbiamo mai avuto prova che eventi così traumatici possano venire repressi, e poi estratti dall'inconscio attraverso l'ipnosi o gli psicofarmaci». Quello che sta accadendo, invece, sarebbe «il più imbaraziante errore che la psichiatria e la psicoterapia moderna abbiano mai commesso». Livia Ma nera Due libri femministi incitano a denunciare i parenti maschi \

Persone citate: Ellen Bass, Joseph Bernardin, Laura Davis, Raymond Carver, Robert Altman, Secret Survivors, Sue Blume

Luoghi citati: America, Chicago, Salem, Virginia