Niente sconto-spazzatura

Niente sconto-spazzatura Niente sconto-spazzatura Una beffa per milioni di contribuenti ROMA. Sembrava una strenna natalizia. E, invece, si è rivelata un'ennesima beffa ai danni di milioni di contribuenti che in questi giorni hanno preso d'assalto gli uffici comunali di tutta Italia. Chi possiede una casa di villeggiatura o vive da solo in città oppure vive all'estero per più di sei mesi dovrà ancora pazientare un anno prima di poter ottenere lo sconto di un terzo sulla tassa di nettezza urbana (cioè 120 mila lire in meno l'anno per un appartamento di 100 mq.). Difatti, la riduzione del 33%, prevista dall'articolo 66 del decreto legislativo n. 507 del 15 novembre (pubblicato sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre), scatterà solo a partire dal 1 gennaio '95. Slitterà così di un anno rispetto alle previsioni dell'articolo 81, secondo cui «le disposizioni del presente decreto hanno effetto dal 1 gennaio '94». Ma allora come si spiega il rinvio? Perché, tra le pieghe della nuova legge, c'è una disposizione finale e transitoria (si tratta del sesto comma dell'articolo 79) che «congela» per un anno il beneficio. Questa norma stabilisce che, in sede di prima applicazione della nuova disciplina, le denunce, comprese quelle integrative o modificative, nonché le richieste di detassazione o riduzione del tributo e l'elenco degli occupanti i locali condominiali «devono essere presentati entro il 30 settembre '94 ed hanno effetto, quanto alla modifica degli elementi imponibili, delle riduzioni tariffarie e delle nuove agevolazioni richieste, a decorrere dal 1995». Insomma, è stato concesso per legge lo sconto di un terzo sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per proprietari di case al mare, ai laghi, in montagna o in campagna, nonché per 'single', cioè per coloro che vivono da soli, oppure per coloro che risiedano o abbiano la dimora all'estero per più di sei mesi l'anno. Ma, stranamente, non entrerà in vigore prima del '95. Eppure il provvedimento legislativo era atteso da anni soprattutto per attenuare in parte l'ingiustizia di pagare a vuoto sulle case di villeggiatura un tributo per un servizio non reso a milioni di contribuenti. Tributo, per di più, piuttosto salato se si considera che nella capitale per una casa di 100 metri quadrati è dovuta una tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di 360 mila lire l'anno (cioè 3.600 lire al mq.). Il rinvio al '95 è stato giustificato dal fatto che i ruoli esattoriali per il '94 erano stati già formati in base alle denunce presentate entro il 20 settembre scorso. Ma non era, davvero, possibile rimborsare sin dal '94 ai contribuenti interessati un terzo della tassa di nettezza urbana? E perché, invece, in passato i Comuni, tramite le esattorie, hanno spesso recuperato con effetto retroattivo la tassa di nettezza urbana relativa al passato? Pierluigi Franz

Persone citate: Pierluigi Franz

Luoghi citati: Italia, Roma