E il farmaco-base costerà 5 mila lire
Scompare il prontuario, anche per i medicinali salvavita tutti pagheranno la ricetta Scompare il prontuario, anche per i medicinali salvavita tutti pagheranno la ricetta E il farmaco-base costerà 5 mila lire Aboliti bollini e tassa sul medico ROMA. Medicine divise in tre fasce e prezzi fermi per 60 giorni: l'anno nuovo per la Sanità è iniziato ieri con queste decisioni del Consiglio dei ministri. Questi provvedimenti, per altro annunciati, si vanno ad aggiungere ad una serie di riforme che il governo ha introdotto nel servizio sanitario e che entreranno in vigore dal primo gennaio. TRI FASCE DI FARMACI. Il prontuario farmaceutico, cioè l'elenco delle medicine prescrivibili dai medici di famiglia, scompare. Al suo posto l'universo farmacologico verrà diviso in tre fasce: A) farmaci salvavita gratis per tutti; B) farmaci di rilevante importanza terapeutica, gratis al 50%; C) farmaci non prescritti dal Ssn e a totale carico del paziente. In tutto questo l'impegno finanziario dello Stato non deve superare i 10 mila miliardi. La Cuf (Commissione unica del farmaco) ha concluso il lavoro di classificazione solo ieri e in mezzo alle polemiche. Le medicine catalogate sono circa 4 mila di cui la metà appartenenti alle fasce A e B. La lista sarà resa di pubblio dominio sulla Gazzetta ufficiale di domani. Le stesse informazioni saranno trasmesse oggi stesso per via informatica agli ordini dei medici e dei farmacisti i quali si sono impegnati a comunicarle immediatamente ai loro iscritti. Lunedì 3 gennaio dunque i medici dovrebbero essere in grado di conoscere le tre fasce e di adeguarsi alla nuova normativa. Mariapia Garavaglia ha tenuto a sottolineare che, nonostante le accuse ricevute per i ritardi, tutto è stato fatto in tempo e che dunque, nessuno, in buona fede può parlare di caos nelle farmacie. Vedremo se i fatti le daranno ragione. I NUOVI PREZZI. I prezzi delle medicine non devono superare la media «di prodotti di pari efficacia terapeutica praticati nell'ambito della Comunità europea» perché questo accada bisogna stabilire dei criteri di sorveglianza perché nessuno deroghi dalla norma. Il governo non ha fatto in tempo a predisporre gli strumenti del caso e quindi ieri ha dato altri 60 giorni al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) per sanare la lacuna. Nel frattempo vigono i prezzi del 31 dicembre '93. Sul prezzo «europeo» dei farmaci grava un dubbio che il Cipe dovrà acclarare. Fino a due anni fa le medicine da noi costavano, in media, più che in altri Paesi Cee, ora però dopo la svalutazione (settembre '92) questo squilibrio non c'è più, anzi addiruttura i nostri farmaci sono spesso più convenienti. Un eventuale 'equiparamento' alla media comunitaria dunque, potrebbe configurarsi come un inatteso regalo agli industriali del farmaco. TICKET E RICETTE. I cittadini al di sotto dei dieci anni e al di sopra dei 60 avranno delle ricette con su scritta l'età. Pagheranno 5 mila lire a ricetta ma avranno gratis le medicine delle fasce A e B. Pagheranno invece quelle della fascia C. I cittadini della fascia di età intermedia (tra gli 11 e i 59 anni) pagheranno le 5 mila lire a ricetta, nulla per i farmaci di fascia A, il 50% per quelli di fascia B e il prezzo intero per gli altri. I malati cronici (esenti per patologia, li definisce il decreto), gli invalidi civili non totali e chi ha subito un infortunio sul lavoro appartengono ad un'unica categoria, munita di un tesserino di esenzione che consente loro di pagare solo le 5 mila lire della ricetta e avranno gratis i farmaci A e, della fascia B, solo quelli relativi alla loro specifica malattia. Per il resto della fascia B pagheranno come tutti il 50%, e il 100% della fascia C. L'ultimo gruppo previsto, è quello dei grandi invalidi, anch'essi muniti di un tesserino di esenzione. Pagheranno solo le medicine C, tutto il resto sarà gratis. NIENTE 9W BOLLINI. Per le visite diagnostiche e specialistiche i bambini e gli ultrasessantenni pagheranno solo le 5 mila lire della ricetta. Tutti gli altri pagheranno la visita e la diagnostica fino a un massimo di 100 mila lire (compresa la fisiokinesiterapia e le cure termali). E' gratuita l'assistenza del medico di famiglia, quindi scompaiono le 85 mila lire, così come scompariranno i bollini e l'autocertificazione del reddito per richiedere le esenzioni. Raffaello Masci Maria Pia Garavaglia, ministro della Sanità nel governo Ciampi
Persone citate: Ciampi, Mariapia Garavaglia, Raffaello Masci Maria
Luoghi citati: Roma
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