la politica della non politica di Sergio Romano

«La rotta per uscire dalla crisi è tracciata. Non mi candiderò alle elezioni» Gravidanze-limite, esplode la polemica LA POLITICA DELLA NON POLITICA COMPRENDIAMO meglio dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio ciò che sta accadendo nel Paese e come si stia gradualmente modificando il rapporto fra i centri del potere. Esistono ormai, al di là delle singole forze politiche, due grandi partiti: quello delle «elezioni subito» e quello delle «elezioni domani». Fa parte del primo chiunque spera di trarre vantaggio dal rapido scioglimento delle Camere: il pds, buona parte della Lega, la Rete, Rifondazione, il movimento sociale italiano. Fanno parte del secondo, anche quando non lo ammettono pubblicamente, tutti coloro che temono di non tornare in Parlamento o hanno bisogno di tempo per organizzarsi: Berlusconi, Segni, Martinazzoli, Pannella. Sono questi i due partiti che si combatteranno in Italia sino al giorno in cui il Presidente della Repubblica non avrà deciso di mettere fine all'XI legislatura. Dopo, naturalmente, assisteremo ad altri raggruppamenti e ad altre alleanze. Con la sua conferenza stampa il presidente del Consiglio ci ha detto che non intende lasciarsi schiacciare fra i due partiti. Il più «impolitico» degli uomini di Stato da cui l'Italia è stata governata negli ultimi quarantacinque anni ha deciso di adottare una strategia di «basso profilo» che potrebbe rivelarsi, in pratica, abilmente politica. Il suo governo non ha e non intende avere, sul problema dello scio glimento delle Camere, una posizione propria. Ciampi ascolterà i leader dei partiti e si presenterà in Parlamento il 12 gennaio per il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata da Pannel- Sergio Romano CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Berlusconi, Ciampi, Martinazzoli, Pannella

Luoghi citati: Italia