Don Noto sacerdote giornalista condanna la scelta di parlare di A. R.

« LE TONACHE ANTIPIOVRA GIUDICANO DON TURTURRO « Doveva aiutarlo in silenzio » Don Noto, sacerdote giornalista condanna la scelta di parlare PALERMO. Don Vincenzo Noto, redattore del «Giornale di Sicilia» e direttore del settimanale cattolico palermitano «Novica», dalle cui colonne lancia continui anatemi ai boss, dice: «Io avrei taciuto». E' un grande amico di don Turturro, ma questo non lo esime dal non essere d'accordo con lui in questo caso. «Avrei avuto il colloquio con quell'uomo - spiega don Vincenzo - e seguito le sue indicazioni di vita interiore, attraverso le quali egli è giunto al pentimento, riservandomi sempre di poter essere per lui come per altri nel futuro un punto di riferi¬ mento. La confessione ha un altissimo valore anche perché il penitente si sente garantito per sempre e in qualsiasi modo». «Il sacerdote che accoglie un peccatore - continua - non è colui che deve spingerlo ad andare dal magistrato, ma discutendo con lui, in presenza di gravi delitti, può aiutarlo ad acquisire la convizione che è opportuno rivolgersi alle autorità competenti per fini di giustizia». «In questo caso - conclude don Noto - la necessità del riserbo mi porterebbe a non rivelare mai un fatto come quello descritto da padre Turturro». [a. r.]

Persone citate: Turturro, Vincenzo Noto

Luoghi citati: Palermo